Insulta la capotreno, polizia usa il taser per bloccarlo
Agenti presi a pugni e a frustate con cavo di ricarica del pc
PADOVA - Lunedì 16 settembre, un 26enne di origini gambiane è stato arrestato alla stazione ferroviaria di Padova per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’uomo, irregolare sul territorio italiano, è stato fermato dalla Polizia Ferroviaria dopo che la Capotreno del Frecciarossa Napoli-Venezia aveva segnalato un viaggiatore senza biglietto che si rifiutava di fornire le proprie generalità e la insultava. La pattuglia della Polfer di Padova è immediatamente intervenuta al binario 2, dove si trovava il treno, e ha cercato di far scendere l’uomo.
Alla richiesta di abbandonare il convoglio, il 26enne ha reagito con violenza, colpendo al volto uno degli agenti con un pugno. Ne è seguita una colluttazione nella quale l’uomo ha opposto forte resistenza, cercando anche di sottrarre l’arma di ordinanza a uno degli agenti, senza però riuscirci. Durante il tentativo di immobilizzarlo, il soggetto ha afferrato un cavo elettrico di un computer portatile appartenente a un viaggiatore, usandolo come frusta per colpire ripetutamente due degli agenti.
Vista la pericolosità della situazione e la violenza crescente dell’individuo, che continuava a minacciare e aggredire i poliziotti, è stato necessario l’intervento di altre pattuglie delle Volanti. Solo l’uso del taser ha permesso di neutralizzare l’uomo, che è stato poi immobilizzato e portato in Questura.
Il 26enne, irregolare in Italia dal 2020, aveva una lunga serie di precedenti penali, tra cui minacce, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, rapina aggravata e furto. Entrato in Italia nel 2016, aveva inizialmente ottenuto un permesso di soggiorno per motivi umanitari, poi non rinnovato. Dopo gli accertamenti, l’uomo è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Padova.
Nella mattinata del 17 settembre si è tenuta l’udienza, in cui il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere. Due agenti della Polfer, feriti durante l’operazione, sono stati refertati al Pronto Soccorso con una prognosi di 7 giorni per contusioni multiple, mentre un terzo agente ha ricevuto cure per escoriazioni al collo.
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