INSULTI RAZZISTI, DIRIGENTE E GIOCATORE A PROCESSO
In una partita di seconda categoria era stato preso di mira un giocatore di origine senegalese
| Matteo Ceron |
MONTEBELLUNA – Insulti razzisti: iniziato ieri mattina, davanti al giudice di pace di Montebelluna, il processo a carico di Livio Michielin, 54 anni, dirigente della Fulgor Trevignano, squadra di seconda categoria, e del giocatore della stessa squadra Fabrizio Vandelli, 34 anni.
I sono accusati a vario titolo di lesioni personali e ingiurie nei confronti del giocatore di 23 anni di origine senegalese Lamine Mamadou Beye, di Ponte di Piave, che gioca con la Olmi di San Biagio di Callalta. La partita in cui avvennero i fatti era stata giocata il 9 gennaio 2011 a Trevignano.
Beye subì un fallo, la situazione si fece tesa e sarebbe stato apostrofato da Vandelli («negro di m… ti do un pugno»). Poi il giocatore di colore venne colpito da un pugno che lo fece finire al pronto soccorso. La cosa poi sarebbe proseguita a fine partita, Michielin avrebbe a sua volta apostrofato il ragazzo con toni razzisti («torna nella savana…»).
Il giocatore di origine senegalese decise di sporgere querela e ieri appunto c’è stata la prima udienza. Il processo è stato aggiornato a giugno.