Intermodale di San Giacomo, “progetto affossato dall’amministrazione Miatto”
Non passa la mozione presentata dal Pd che però non demorde: “Andremo avanti”
| Claudia Borsoi |
![Intermodale di San Giacomo Intermodale di San Giacomo](https://www.oggitreviso.it/sites/default/files/styles/505/public/field/image/camion_dal-basso_0_0.gif?itok=Wk5H7CO7)
VITTORIO VENETO – L’obiettivo della mozione depositata dal Pd era di impegnare la giunta a mantenere operativa l’area intermodale di San Giacomo di Veglia, progetto che in questi anni non è mai decollato sebbene le prospettive fossero ben diverse. Ma la mozione, a maggioranza (astenuti i consiglieri Gianni Varaschin della civica Miatto e Paolo Santantonio di Forza Italia) è stata bocciata.
«Il piano di intermodalità – ha spiegato in aula l’assessore Ennio Antiga ripercorrendo il progetto in tutte le sue tappe e replicando alla mozione – non ha ottenuto alcun segno di appoggio dai numerosi ed importanti imprenditori privati e istituzionali presenti, decretando purtroppo la fine dell’idea originaria presentata 24 anni. C’è la possibilità sicuramente dello sfruttamento della nostra linea ferroviaria per una metropolitana di superficie: per questa soluzione noi ci siamo sempre». «La mozione – dichiara la consigliera Barbara De Nardi (Pd) - chiedeva un impegno chiaro all'amministrazione a favore del piano strategico della Società Intermodale, piano presentato 2 anni fa e approvato all'unanimità dall'assemblea dei soci, tra i quali spicca proprio il comune, ma rimasto da allora in un cassetto. Perfino Santantonio e Varaschin si sono dissociati dai leghisti e si sono astenuti, probabilmente consci di quale autogol sia votare contro la mozione presentata dal Pd. Nel corso della discussione, l’assessore Antiga ha dimostrato di non aver neanche letto il piano, affermando che non parla di trasporto passeggeri, quando invece dedica 1 pagina su 4 all'argomento. Per non parlare del goffo tentativo di attribuire al piano l’impossibilità di creare un Posto Movimento, quando il piano dice esattamente il contrario. Forse sperava che i consiglieri di minoranza non lo avessero letto. Purtroppo per lui non è così».
«Purtroppo per la città – la conclusione a cui giunge De Nardi -, i leghisti cercano di affossare un progetto importante, che potrebbe portare, ottimizzando l’investimento, a un miglioramento sia del trasporto merci sia di quello passeggeri. Prevedere nel Pat una fermata in zona industriale con un treno l’ora sulla linea è dire che si vuol fare ma sapendo che non si potrà mai fare nulla. È follia pura. Il Pd interverrà in tutte le sedi per sostenere il progetto e consentire alla linea Conegliano – Vittorio Veneto – Belluno di esprimere al massimo le sue potenzialità, a favore di residenti, lavoratori, turisti e imprese».
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