Ipab, fusione congelata
Per l’asilo Manzoni chiesta la statalizzazione della terza sezione
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Scaduti a fine 2015 i cda e non ancora rinnovati: quale futuro, dunque, per la Fondazione Fenderl e l’Ipab Manzoni? E quale destino potranno avere i tre attuali dipendenti dell’Ipab Manzoni se l’ente verrà assorbito? Sono questi i quesiti posti dal consigliere Paolo Santantonio (FI) all’amministrazione Tonon nel corso della seduta di ieri, giovedì, del consiglio comunale.
L’interrogazione è stata trattata intorno alla mezzanotte e mezza e il consigliere ha rimarcato come un anno fa fosse stata votata, da tutti, la sua mozione in cui chiedeva di trattare le interpellanze ad inizio seduta, ma «ancora si attende la modifica e il passaggio in commissione» del regolamento, sollecitando dunque quanto votato.
«Già dal 2007 è stato avviato un progetto di fusione tra i quattro Ipab» ha ricordato l’assessore Antonella Uliana, sottolineando come questo sia pure un impegno dell’attuale amministrazione. «C’era l’impegno del Cesana Malanotti di acquisire il Manzoni con i suoi tre dipendenti, ma allo stato attuale – ha evidenziato Uliana – la fusione sarebbe impropria visti gli ultimi eventi, con una gestione spostata verso San Vendemiano». Tutto fermo, dunque, dopo la modifica introdotta dal cda del Cesana nei giorni scorsi.
Quanto all’asilo Manzoni di San Giacomo di Veglia l’assessore ha reso noto che lo scorso 2 dicembre è stata fatta richiesta di statalizzazione anche per la terza ed ultima sezione. Al primo anno dell’asilo si sono già pre-iscritti 31 bambini, numeri che farebbero ben sperare nella statalizzazione di questa ultima sezione. Da parte dell’assessore l’impegno ad insistere con la Regione e la Provincia affinchè l’intero ciclo scolastico venga statalizzato, sgravando così l’Ipab Manzoni dall’onere di gestione dell’asilo.