L'ALLARME DEL PROVVEDITORE: "TROPPI ALUNNI DISABILI BOCCIATI"
Corà scrive a prèsidi e Ulss puntano la luce sull'integrazione
| Mauro Favaro |
TREVISO – Gli studenti disabili che frequentano gli istituti della Marca sono sempre più numerosi. Il sistema di integrazione, però, a quanto sembra non va di pari passo. Qual è il problema? Che mentre continuano ad arrivare nuovi alunni cosiddetti “certificati”, quelli che hanno già iniziato il loro percorso scolastico vengono spesso bocciati e sono costretti, a volte addirittura su richiesta della famiglia, a ripetere l’anno.
Ma la scelta di rallentarli, in particolare facendoli rimanere più anni all’asilo e ritardando l’ingresso alle elementari, non piace per nulla ai vertici della scuola trevigiana. Tanto che il provveditore, dopo aver confrontato i numeri dell'anno scorso con quelli di quest'anno, ha scritto ai prèsidi e alle Ulss per lanciare l'allarme sul rapporto tra disabilità e bocciature.
«Ci sono alcuni elementi di forte criticità. In primo luogo l’incremento delle certificazioni rilasciate: a fronte di un aumento della popolazione scolastica di poco superiore all’1,2% (+1.410, da 109.324 a 110.734, ndr), il numero degli alunni con disabilità è aumentato di più del 4,6% (+118, da 2.427 a 2.545, ndr) – fa il punto Giorgio Corà – in secondo luogo il dato sulle non ammissioni alla classe successiva e conseguente ripetenza o trattenimento alla scuola dell’infanzia».
Solo in quest’anno scolastico, infatti, sono 31 i bambini disabili della Marca che sono stati fermati all’asilo mentre i loro coetanei hanno iniziato le elementari. Oltre il 27% di tutti gli alunni “certificati” che, dall’infanzia alle superiori, sono ripetenti (in tutto 116, ndr). Quanto basta per far alzare il sopracciglio al provveditorato che, per vederci più chiaro sugli stop alle scuole dell’infanzia, ha chiesto di avere «con urgenza la delibera del collegio dei docenti che motiva l’iscrizione di alunni con disabilità che abbiano superato i 6 anni».
Tra le elementari, medie e superiori, poi, ci sono 85 ragazzi diversabili (il 3,3% degli alunni con disabilità) che stanno ripetendo l’anno (29 alle elementari, 38 alle medie e 18 alle superiori). «In generale 1.052 alunni su 2.545 nel corso della carriera hanno ripetuto almeno un anno o sono entrati in ritardo nella primaria – conclude Corà – ma si ricorda (a prèsidi e Ulss, ndr) che l’integrazione ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità non solo nell’apprendimento ma anche nelle relazioni: un duraturo aggancio con il gruppo dei pari ed una permanenza costante all’interno della classe appare come condizione essenziale per perseguire queste le finalità». Insomma, nella scuole della Marca il rapporto tra disabilità e bocciature va per lo meno rivisto.