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04 febbraio 2025

Treviso

LE 5 RICHIESTE DI PAESE ALLA GELMINI

La Giunta Mardegan chiede rassicurazioni al ministro per il prossimo anno scolastico

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

LE 5 RICHIESTE DI PAESE ALLA GELMINI

Paese - L’Amministrazione comunale di Paese, preoccupata per quanto potrà accadere nelle scuole il prossimo anno scolastico ha approvato una delibera di Giunta in cui sono descritte le apprensioni degli enti locali per alcune conseguenze negative che si prevede deriveranno dall’attuazione della riforma Gelmini (In foto il ministro). Nella delibera la Giunta Mardegan fa cinque precise richieste alle autorità scolastiche, da inoltrare al ministro Gelmini, per assicurare alle famiglie di Paese una adeguata dotazione di servizi scolastici e per favorire il mantenimento della qualità formativa raggiunta dalla scuola italiana.

Le due preoccupazioni principali riguardano l’incertezza su quale tempo-scuola verrà riconosciuto nel 2009-2010 e l’abolizione delle compresenze, che è di fatto un’estensione del “maestro unico” a tutte le scuole elementari. Queste sono le cinque richieste contenute nella delibera della Giunta Mardegan e rivolte alle istituzioni scolastiche.

Che venga accolta la richiesta di apertura, a partire della prossimo anno scolastico 2009-2010, della nuova scuola dell’infanzia statale nell’edificio realizzato appositamente nella frazione di Castagnole, con l’avvio di due 2 sezioni, per poter dare accoglienza a tutte le iscrizioni effettuate e dotare finalmente il territorio comunale di Paese di un servizio pubblico fino ad oggi mai avuto e divenuto indispensabile alla luce del notevole incremento demografico avvenuto.

Che venga finalmente accolta la richiesta di istituzione del “tempo pieno” nel plesso di scuola primaria di “Treforni”, inoltrata a più riprese dal dirigente scolastico del Circolo didattico di Paese e sostenuta recentemente anche da una medesima richiesta da parte del Coordinamento comunale dei Comitati Genitori di Paese. Che vengano accolte tutte le richieste di tempo-scuola inoltrate dalle famiglie per i propri figli, alla luce della possibilità di scelta prevista dalle indicazioni ministeriali, su 24, 27, 30 o 40 ore settimanali.

Che per l’anno scolastico 2009-2010 non vengano apportate modificazioni all’assetto organizzativo, all’articolazione didattica e, conseguentemente, alla disponibilità dell’organico. In particolare si richiede che non vengano tolte le compresenze in classe del personale docente (…) Che per le classi successive alla prima vengano interamente confermati tutti i contenuti del Pof (Piano dell’Offerta Formativa) dei singoli istituti scolastici, che i genitori hanno accettato nel momento dell’iscrizione del proprio figlio al primo anno scolastico.

“La prospettiva – spiega il sindaco di Paese Valerio Mardegan – è quella che le conseguenze negative, le difficoltà e le problematiche derivanti dall’attuazione della riforma Gelmini ricadranno in modo talora considerevole sui Comuni, che rischiano di essere impropriamente chiamati a svolgere servizi che non sono di loro competenza, tra l’altro senza poter disporre in alcun modo di adeguate risorse finanziarie”.

L’Amministrazione di Paese ha inviato la bozza di delibera anche agli altri Comuni trevigiani proponendone l’adozione, in modo da far evidenziare la generale preoccupazione per le carenze che potranno derivare alle scuole locali, in seguito ai tagli decisi dal ministero.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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