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10 novembre 2024

Italia

Letta al Colle

Renzi: via da palude, fase nuova Direzione Pd approva documento

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Letta al Colle

Roma, 13 feb. (Adnkronos/Ign) - Nessuna polemica nei confronti di Letta e ''nessun processo al governo'', ma serve una ''fase nuova'' con un ''esecutivo nuovo'' per portare l'Italia fuori dalla ''palude''.

Matteo Renzi arriva al Nazareno al culmine di una giornata convulsa per le sorti del governo, con voci e smentite (come quella di un'offerta a Letta di guidare il dicastero dell'Economia di un governo Renzi, bollata come "una grandissima sciocchezza" dal quartier generale dem) e indica chiaramente la linea in un documento letto alla Direzione del partito.

"Ringraziamo Letta per il lavoro svolto alla guida del governo", il Pd, "assume il documento 'Impegno Italia' come contributo e rileva la necessità di aprire una fase nuova con un esecutivo nuovo" scandisce Renzi.

Il segretario del Pd assicura che "la Direzione non è un processo al governo. Io vorrei capire se siamo in condizioni o meno di aprire una pagina nuova" e non è "una staffetta perché la staffetta va nella stessa direzione, qui si prova a cambiare ritmo e velocità". "Se la situazione in cui ci troviamo richiede l'energia, l'entusiasmo di un cambiamento radicale, questo non è un derby caratteriale" ma necessità di cambiare, evidenzia il leader dem.

La scelta di un "nuovo governo - osserva - è una scelta azzardata, ma può avere senso se hai il coraggio di dire che l'obiettivo è il 2018 con riforme elettorali, costituzionali e il tentativo di cambiare le regole".

E "il rilancio radicale che immaginiamo non deve suonare come una polemica verso Letta - mette in chiaro Renzi - né dal punto di vista personale nei confronti di Enrico, né verso il governo che ha affrontato momenti di grande incertezza e turbolenza nell'ultimo anno".

"Il Pd si trova in questo bivio non per scelta della segreteria o per mancanza di correttezza del Pd nei confronti del governo. Mai - rimarca - il Pd ha fatto mancare il suo appoggio. Lo sport preferito degli ultimi giorni è dire che è tutta colpa del Pd, ma oggi dobbiamo decidere e dalle forze di coalizione ci si chiede che il Pd assuma le sue responsabilità".

"So che mettersi in gioco adesso ha un elemento di rischio personale ma quello di oggi non è un rischio personale, è un rischio per il Pd" sottolinea Renzi in direzione citando il film 'L'attimo fuggente'. "Trovai nel bosco due strade di fronte a me, scelsi la meno battuta", dice il segretario recitando la poesia di Robert Frost citata nel film.

"La strada - spiega Renzi - che ho scelto è sicuramente più difficile che aspettare un lento logoramento, che si compiano gli atti, come pure qualcuno ha suggerito. Le mail che ho ricevuto sono di vario genere, ma le più belle sono quelle protettive 'attento che ti bruci'. Ma se non avessi rischiato in altri momenti sarei al secondo mandato della Provincia di Firenze...".

"Qualcuno ha scritto in queste ore di ambizione smisurata di Renzi, di ambizione smisurata del Pd - afferma il segretario - Vi aspetterete che io smentisca. Non lo farò. Io non lo smentisco: c'è un'ambizione smisurata che ciascuno di noi deve avere che è quella di pensare che l'Italia non può continuare a vivere nell'incertezza, instabilità, nella palude e nel tentennamento".

Renzi ha parole anche per Giorgio Napolitano. "Il presidente dalla Repubblica è stato accusato in modo strumentale di essere venuto meno ai propri compiti quando, come è noto, è l'arbitro e il garante delle istituzioni" scandisce il segretario del Pd e 'chiama' un applauso per il capo dello Stato, un "pensiero a Napolitano e al lavoro che sta immaginando".

La direzione è chiamata ad esprimersi con un voto al quale non partecipano Paola De Micheli, insieme ad altri esponenti dem vicini ad Enrico Letta, che hanno lasciato la direzione.

"Assumiamo la linea politica indicata dal segretario - fa sapere Gianni Cuperlo - Avevamo auspicato che non ci fosse il voto per evitare ulteriori lacerazioni, ma di fronte alla necessità di esprimersi sul documento proposto dal segretario voteremo a favore".

Molto dura la posizione di Pippo Civati. "Negli ultimi giorni si è assistito a una via di mezzo tra la prima Repubblica e Shining" afferma nel suo intervento. Quella di un cambio a Palazzo Chigi, aggiunge, "è una decisione avventata e pericolosa, non vedo cosa cambierebbe con la stessa maggioranza". La mia "smisurata ambizione", sottolinea Civati rivolgendosi a Matteo Renzi, è quella di "ridare la parola ai cittadini e andare al governo con una vittoria elettorale". Per questo, conclude, "io voterò contro con una preoccupazione: spero davvero che Berlusconi non ne voglia approfittare di questo passeggio e questo sarebbe altrettanto se non più doloroso".

Enrico Letta, assente in direzione ritenendo ''fondamentale che la discussione si sviluppi, e le decisioni conseguenti siano assunte, con la massima serenità e trasparenza'' non ha preso alcuna decisione, ma aspetta il voto.

Intanto però il Financial Times scrive sul suo sito che il presidente del Consiglio ha cancellato la visita ufficiale in Gran Bretagna, che era in programma il 24 e 25 febbraio prossimi.

 


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Carlo De Bastiani

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