Poche ore dopo la morte di Silvio Berlusconi l'attenzione dei media italiani si è concentrata non solo sulla scomparsa dell'ex primo ministro, ma anche sui titoli apparsi sul Fatto Quotidiano a poche ore dalla notizia. In particolare Libero si è scagliato contro Marco Travaglio reo di aver pubblicato un titolo troppo irriverente nei confronti dell'Ex Premier. L'articolo del Fatto quotidiano, a onor del vero, non porta la firma di Travaglio e Marco Travaglio non è neppure il direttore responsabile dell'edizione online dove è apparso il titolo: "Silvio Berlusconi è morto – Primo dei populisti, recordman di inchieste dalla corruzione alla mafia, mago della comunicazione". Se i giornalisti di Libero avessero dato uno sguardo alla stampa internazionale si sarebbero accorti che l'immagine di Silvio Berlusconi all'estero è molto dissimile a quanto viene raccontato oggi in quasi tutti i giornali italiani. Tra questi, spiccano il britannico The Guardian e il francese Liberation, che hanno dedicato titoli incisivi sulle vicende legali e gli scandali legate a Berlusconi.

The Guardian, giornale inglese di rilevanza internazionale, ha pubblicato un articolo che mette in evidenza il passato controverso di Berlusconi, sottolineando le questioni legate ai suoi scandali sessuali e alla corruzione. L'articolo riassume la sua carriera politica, evidenziando i numerosi processi che ha affrontato e le accuse a lui rivolte, tra cui evasione fiscale e corruzione di un giudice. Il Guardian definisce Berlusconi un populista proto-trumpiano e sottolinea il suo impatto sulla fiducia nel sistema politico italiano.

Dall'altra parte della Manica, Liberation, autorevole quotidiano francese, riporta la vicenda del cosiddetto "Rubygate" e l'impunità di cui ha goduto Berlusconi nonostante le gravi accuse a lui rivolte. L'articolo sottolinea le implicazioni dell'abuso di potere e della corruzione nelle serate "bunga bunga" e mette in luce il fallimento del sistema giudiziario italiano nel perseguire adeguatamente tali reati. Liberation evidenzia anche come il caso abbia contribuito a erodere la fiducia nell'élite politica italiana.

Non mancano, ovviamente, i giornali di destra che esaltano la figura di Berlusconi. Sicuramente il dibattito sull'eredità politica e mediatica di Berlusconi è destinato a durare negli anni. 

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