Libri "riscoperti" a causa della pandemia
Ebook e audiolibri in crescita, come anche l’e-commerce. Tutto questo, però, con libro cartaceo che non arretra e un canale fisico come le librerie, tornato ad attirare clientela quasi a livelli pre-pandemia.
La riscoperta della lettura può apparire ovvia nell’anno della chiusura forzata da lockdown. Gli store online e i siti di annunci come il Quic'è hanno fatto registrare una forte crescita: dal primo lockdown 3,4 milioni di italiani hanno comprato per la prima volta un libro online; 2,3 milioni un ebook.
Nessun sacrificio comunque per la carta. I lettori di libri cartacei a ottobre erano il 55%, esattamente come un anno prima e in aumento dal 53% di maggio. In più, aumento degli ebook non ha significato la morte delle librerie.
Per esempio, la 18App ha confermato, e rafforzato, la sua efficacia anche in questo avvio del nuovo anno: tra gennaio e febbraio i 18enni hanno utilizzato per l’80% questo strumento per acquisti di libri a stampa, pari complessivamente a 75 milioni di euro. E il 91 per cento degli acquisti sono stati effettuati nelle librerie online. I dati mostrano cambiamenti di grande rilievo nei canali di vendita e nella struttura del mercato.
I canali fisici (librerie e grande distribuzione) passano dal 73% del 2019 al 57% di fine 2020, al 55% a marzo di quest’anno. Le librerie indipendenti, maggiormente presenti nelle periferie e nei piccoli centri, passano dal 22% di fine 2019 al 18% di fine 2020 e, quindi, al 16% di fine marzo. Le librerie di catena, generalmente penalizzate dall’essere soprattutto presenti nei centri cittadini, nelle stazioni, negli aeroporti e nei centri commerciali, sono passate dal 44% del 2019 al 33% nel 2020 al 34% nei primi tre mesi di quest’anno.