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07 ottobre 2024

Italia

M5S, Grillo scarica Stefano Rodotà

E i dissidenti pensano allo strappo

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

M5S, Grillo scarica Stefano Rodotà

ROMA - "Dopo le elezioni comunali parziali che storicamente, come qualsiasi asino sa, sono sempre state diverse come esito e peso rispetto a quelle politiche, c'è un fiorire di maestrini dalla penna rossa. Sono usciti dalle cantine e dai freezer dopo vent'anni di batoste e di vergogne infinite del loro partito, che si chiami pdmenoelle o Sel, non c'è differenza". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog, in un post dal titolo 'i maestrini dalla penna rossa' in cui se la prende tra gli altri con Stefano Rodotà dopo la sua intervista di stamattina proprio sul M5S.

"In prima fila persino, con mio sincero stupore, un ottuagenario miracolato dalla Rete, sbrinato di fresco dal mausoleo dove era stato confinato dai suoi a cui auguriamo una grande carriera e di rifondare la sinistra".

Ma Rodotà contattato dall'Adnkronos evita di rispondere all'attacco: ''Non ci penso proprio a parlare. Ho avuto una vita lunga e non ho mai risposto. Non faccio nessun commento''.

Nella sua invettiva Grillo spara a zero anche contro il centrosinistra. "E' tornato in grande spolvero - si legge ancora -. il supercazzolaro che non sa nulla né di Ilva, né degli inceneritori concessi alla Marcecaglia, è come le vecchie di 'Bocca di Rosa' 'si sa che la gente dà buoni consigli/ se non può più dare il cattivo esempio'".

E prosegue: "C'è poi lo smacchiatore di Bettola in grande forma che spiega, con convinzione, che la colpa del governo delle Larghe Intese è del M5S quando il pdmenoelle ha fatto l'impossibile per fottere prima Marini e poi Prodi e non ha neppure preso in considerazione Rodotà. Belìn, questo ha perso più battaglie del general Cadorna a Caporetto e ci viene venduto da Floris come Wellington a Trafalgar".

Grillo prosegue: "I maestrini dalla penna rossa sono usciti dal libro Cuore, impersonano però Franti e non Garrone. Mentono agli elettori, fanno inciuci, usano la fionda contro i passerotti e poi nascondono la mano". "Renzie, lo statista gonfiato, imperversa con le sue ricette e le critiche al M5S su tutti i canali televisivi preda di compiacenti cortigiane come la Gruber - scrive ancora il fondatore del M5S -. Renzie non è più sindaco di Firenze da tempo, è diventato un venditore a tempo pieno di sé stesso. Vende in giro un sindaco mai usato, come nuovo. Persino Topo Gigio Veltroni è stato riesumato per discettare delle elezioni, forte della sua esperienza di averle perse tutte, ma proprio tutte". "E poi c'è la claque, quella cattiva e quella buona, quella che attacca a testa bassa, la cui esponente è la Finocchiaro che vuole fuorilegge il M5S, accampata in Parlamento da 8 legislature, e quella buona, alla Pippo Civati, che ha votato Napolitano, non ha fatto i nomi dei 101 che hanno affossato Prodi, che vive in un partito che succhia da anni centinaia di milioni di finanziamenti pubblici, ma però è tanto buonino - conclude Grillo -. Lo vorresti adottare o, in alternativa, lanciargli un bastone da riporto. Maestrini che vedono la pagliuzza negli occhi del M5S, pagliuzza che spesso non c'è neppure, e non hanno coscienza della trave su cui sono appoggiati"

(Adnkronos)

 


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