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30 dicembre 2024

Treviso

LA MAFIA C’È ANCHE A TREVISO

Il mafioso Brignoli a Paese aveva rilevato la discarica di via Veccelli, la Tiretta di Padernello e la discarica Marini di Castagnole

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

LA MAFIA C’È ANCHE  A TREVISO

TREVISO – C’è forte preoccupazione, da parte degli esponenti nazionali, regionale e comunali dell’Italia dei Valori per le infiltrazioni delle mafia in Veneto e in provincia di Treviso. Preoccupazione chiaramente espressa nel corso del convegno “Mafiosi a casa nostra - rifiuti - appalti - denaro sporco”, svoltasi la scorsa settimana al Bhr Hotel di Quinto di Treviso. Folta la partecipazione di pubblico.

Organizzata dal Gruppo consigliare regionale di Italia dei Valori, uno dei fautori dell’incontro è stato Andrea Zanoni (nella foto), del direttivo dell’IdV provinciale, consigliere comunale a Paese e presidente di Paese ambiente che, in virtù di questa sua ventennale esperienza in campo ambientale ha evidenziato come i loschi affari della malavita mafiosa si infiltrino anche nell’ambito delle discariche e rifiuti.

Zanoni ha evidenziato come il pentito di mafia, Michele Orsi, poi freddato con diciotto colpi di pistola, abbia ripetutamente fatto il nome di Ettore Brignoli durante gli interrogatori degli inquirenti napoletani che indagavano su Cosentino, quel Brignoli che a Paese, tramite la Sev, aveva rilevato oltre alla arcinota discarica di via Veccelli, anche la discarica Tiretta di Padernello e la discarica Marini di Castagnole, per poi fallire e lasciare i danni ambientali ed economici delle tre discariche inquinanti in mano alla collettività.

L'on. Antonio Borghesi, vicecapogruppo di Italia dei Valori alla Camera dei Deputati, componente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione ha evidenziato che la penetrazione delle mafie al Nord è un dato di fatto, come hanno fatto emergere importanti inchieste della magistratura e che la mafia rappresenta per giro d’affari la prima azienda italiana.

Borghesi ha poi ricordato gli evidenti e provati contatti del presidente del Consiglio Berlusconi con personaggi inquisiti e condannati per mafia. Ha, inoltre, sottolineato un fatto abbastanza inquietante ovvero che nelle ultime votazioni amministrative il codice di autoregolamentazione della commissione Antimafia è stato violato da ben 45 candidati, appartenenti a tutti i partiti politici presenti in parlamento tranne che ad Italia dei Valori, per i seguenti reati: associazione mafiosa (quattro candidati), associazione finalizzata al traffico di droga (un candidato), estorsione (ventinove candidati), usura (tre candidati), estorsione e usura (due candidati), riciclaggio (due candidati), misura di prevenzione della sorveglianza speciale (tre candidati), misura di prevenzione per riciclaggio (un candidato).

L’on. Borghesi ha, infine, rivolto un appello ai presenti ricordando che la politica ha bisogno di partecipazione popolare, che la gente partecipi ad eventi e manifestazioni. Al prof. Enzo Guidotto, presidente dell’Osservatorio veneto sul fenomeno mafioso, già consulente della Commissione parlamentare antimafia, il ruolo di illustrare come la mafia sia riuscita e continui a radicarsi senza destare sospetti in zona senza destare sospetti.

Guidotto si è concentrato nell’ambito dell’edilizia sottolineando che gli investimenti miliardari in tale settore portano alla realizzazione di centinaia di appartamenti poi invenduti, il nascere di ipermercati in aree già sature, la prosperità di alcune aziende locali con importanti disponibilità di denaro, magari guidate da persone giovani ed inesperte, devono fare riflettere ed allarmare perché potrebbero essere frutto del riciclaggio di denaro sporco della mafia.

Non sono, poi, mancati i riferimenti alle decine di arresti di mafiosi nel Trevigiano e in Veneto, l’ultimo in ordine di tempo a Vedelago e altri relativi alle infiltrazioni della mafia russa. Guidotto ha detto, infine, che se la gente si indigna alla fine le cose possono anche cambiare, viceversa se la gente è indifferente e distratta la mafia impera e ha citato come esempio l’assassinio del Generale Dalla Chiesa solo in seguito al quale sono state approvate importanti leggi contro la mafia.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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