Marocchino prova a farsi assumere come colf dalla moglie
In questo modo avrebbe avuto la possibilità di regolarizzarsi
| Matteo Ceron |
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TREVISO – Ha provato a farsi assumere come colf dalla moglie, ma gli è andata male. Il contratto di lavoro avrebbe dato la possibilità ad un marocchino non in regola col permesso di soggiorno di sanare la sua posizione.
Il magrebino ha presentato all’ufficio immigrazione della Questura di Treviso dei documenti che avrebbero comprovato la sua assunzione come dipendente della moglie, una connazionale con cui ha due figli minorenni.
Una situazione che è balzata immediatamente agli occhi dei responsabili dell’ufficio, i quali hanno rigettato la richiesta ed avviato le pratiche per l’allontanamento dall’Italia dell’uomo.
Oltre ad essere difficile credere che quello fosse effettivamente un lavoro, il fatto di prendersi cura di moglie e figli rientra tra l’altro tra gli obblighi coniugali.
La situazione della famiglia di marocchini è venuta alla luce esaminando le tante richieste di regolarizzazione arrivate agli uffici della Questura.
Sono state 1.350, complessivamente, quelle presentate nel corso del 2012, di queste 1.200 sono per colf e badanti. Un numero in calo significativo rispetto al 2009, ultimo anno in cui si è effettuata un’operazione analoga: le richieste all’epoca furono 3.500.