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21 novembre 2024

Castelfranco

Maserati sul parcheggio per disabili a Castelfranco e Federica chiama i carabinieri

Federica Casagrande presidente dell’associazione Una Contro Tre ha deciso di non lasciar correre

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Federica Casagrande presidente dell’associazione Una Contro Tre

CASTELFRANCO – Ennesimo sfregio a chi nella vita è già costretto a convivere con l’ingiustizia della malattia o della menomazione. Qualche giorno fa a Castelfranco Veneto un automobilista alla guida della sua scintillante Maserati ha parcheggiato occupando ben due parcheggi uno dei quali riservato ai disabili. Un gesto odioso che non è passato inosservato. Nella stessa area di sosta infatti aveva la necessità di parcheggiare anche Federica Casagrande presidente dell’associazione “Una Contro Tre”, che vista la situazione non ha perso tempo ed ha chiamato i carabinieri, postando poi un video esplicativo sui social. Ma ecco la didascalia al video in cui riassume la situazione.

«Finirà mai sta storia? Direi di no, finché la gene se ne frega e non dice nulla anche se non la tocca in prima persona. Un sacco di gente, infatti, mi guardava seduta comodamente al bar mentre parlavo con i carabinieri che sono arrivati in tempo zero. Mi avranno anche insultata, lo si capiva dagli sguardi… quello che fa più tristezza è che erano signori grandi d’età, gli stessi che di solito pretendono rispetto ma non sanno darlo: di sicuro sapevano chi era il proprietario (dell’auto, n.d.r.) o magari era proprio uno di loro! Ah, ovviamente non è mi intenzione scusarmi per il linguaggio colorito perché “quando ce vo ce vo”. Io, intanto, come sempre ci metto la faccia. Senza problemi ne vergogna, ne paura di eventuali ripercussioni».

Va detto che l’associazione Una Contro Tre nasce nel 2022 dopo anni di attivismo social, con un blog e interviste varie, su iniziativa di Federica Casagrande che ne è anche presidente. La giovane che da anni convive con tre malattie (la Fibromialgia, le Malattie croniche infiammatorie intestinali e l’Artrite reumatoide) ha quindi deciso di dare vita a questa organizzazione per supportare quanti sono nella sua situazione e sensibilizzare la comunità sui profondi e invalidati disagi che le tre patologie causano. Ma a quanto pare Federica ha deciso di contrastare anche i disagi dati dalla noncuranza e dalla maleducazione di chi non tiene in debito contro gli altri, comportandosi senza alcun rispetto per le norme ma soprattutto per le persone. 

Ma quali sono le caratteristiche di Fibromialgia, Malattie croniche infiammatorie intestinali e Artrite reumatoide? È la stessa Federica a spiegarlo nel sito dell'associazione.
Malattie croniche infiammatorie intestinali.
Con un numero mondiale di ammalati di circa 7 milioni, le IBD (infiammatory bowel diseases), sono malattie a genesi multifattoriale e l’ipotesi più accreditata è quella di una reazione immunologica abnorme da parte dell’intestino nei confronti di antigeni. Le IBD sono date dal morbo di crohn e dalla rettocolite ulcerosa le quali hanno sintomi, decorsi e terapie differenti; in ogni caso entrambe hanno necessità di stretto monitoraggio e terapia medica costante.

L’Artrite reumatoide.
E’ una malattia infiammatoria cronica sistemica che colpisce sia le piccole che le grandi articolazioni, non escludendo di coinvolgere anche altri organi o apparati, come polmoni o occhi ad esempio. Colpisce prevalentemente le donne ed una delle sue caratteristiche principali è la rigidità articolare oltre ai forti dolori.

La Fibromialgia.
È una patologia caratterizzata da forti dolori muscolari diffusi, affaticamento, rigidità, problemi di insonnia, memoria e molti altri...in totale son ben 100 i suoi sintomi. Colpisce prevalentemente le donne e la sua diagnosi viene data dal riconoscimento di almeno 11 su 18 tender points da parte di un reumatologo. La sua origine è ancora sconosciuta, l’ipotesi più accreditata è che ad essere compromesso sia il modo un cui il cervello processa il dolore, ecco perché infatti la soglia di questo risulta essere più bassa della norma in chi soffre di fibromialgia. In Italia il suo riconoscimento è ancora da attuare.

 



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