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30 dicembre 2024

Treviso

MERCURIO NELL’ACQUA DEI POZZI

Secondo Zanoni la causa sono le troppe discariche contenenti rifiuti illegali e le cave a falda acquifera affiorante

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

MERCURIO NELL’ACQUA DEI POZZI

TREVISO - Allarme mercurio nei pozzi privati di  Treviso, Casier e Preganziol. L’Ulss 9 di Treviso ne ha riscontrato la presenza nei pozzi che pescano fra i 200 e i 300 metri di profondità. Andrea Zanoni (nella foto), presidente di Paeseambiente e candidato a consigliere provinciale con Italia dei Valori a sostegno della candidatura di Floriana Casellato, afferma che questo inquinamento è causato dallo sfruttamento del territorio: troppe discariche con rifiuti illegali e cave a falda acquifera affiorante.

“Questo avvelenamento – ha dichiarato Zanoni - è la conseguenza dello sfruttamento del territorio da parte di un manipolo di losche persone che hanno smaltito illegalmente rifiuti di tutti i tipi guadagnando moltissimo danaro, lasciando danni irreparabili all’ambiente con effetti nocivi sulla salute di adulti e soprattutto bambini”. E Zanoni fa una disamina del panorama dei siti inquinati.

A monte di Treviso si trova la discarica Tiretta di Padernello che ha contaminato i pozzi di Quinto con il cancerogeno bromacile, c’è poi il percloroetilene, un pericoloso solvente organo clorurato, che ha contaminato le falde tra Paese e Treviso con epicentro la discarica di via Orsenigo, va poi ricordato il materiale non ancora identificato depositato nel fondo della cava Morganella tra Paese e Ponzano, poi ci sono i rifiuti pericolosi ritrovati da parte dall’Arpav nella discarica di Istrana alla fine dell’anno scorso, infine l’ambientalista ricorda i 700 carichi di rifiuti illegali (ben 30 mila tonnellate) arrivati alla discarica Sev di Padernello.

Mancano leggi che tutelano adeguatemente ambiente e salute. Questo lo dimostrano i troppi casi di inquinamento registrati intorno al Capoluogo ormai circondato. Bisogna assolutamente prevenire questi inquinamenti e questo – afferma l’esponente di IdV - è possibile tramite seri controlli. Mi chiedo come sia possibile che a Padernello siano arrivati 700 camion senza che l’assessorato provinciale all’Ambiente di quegli anni, guidato da Muraro, non si fosse accorto di nulla”.

Zanoni pensa, inoltre, che la Provincia di Treviso dovrebbe smettere di concedere autorizzazioni facili di nuove discariche e nuovi rifiuti provenienti da ogni luogo. “L’altro grosso problema di contaminazione delle falde riguarda le cave sottofalda, ad esempio alla Morganella, cava ubicata tra Ponzano e Paese. Ritengo che invece di scavare ancora più in profondità come vogliono i titolari si vada a vedere cosa c’è sotto, dato che risulta essere stato depositato del materiale non ancora ben identificato. L’acqua – conclude Zanoni - oggi è minacciata da più pericoli, da una parte i gravi inquinamenti, dall’altra la privatizzazione”. A tal proposito Zanoni invita i cittadini a votare per chi si batte per la sua difesa da ogni inquinamento e a votare i referendum contro la sua privatizzazione.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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