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28 dicembre 2024

Nord-Est

Migranti, stranieri, cittadini

La cultura europea per l'ospitalità tra i classici e il presente

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

Migranti, stranieri, cittadini

VICENZA - Venerdì 8 e 9 aprile tra le Gallerie d'Italia Palazzo Leoni Montanari e il Teatro Olimpico ritornano i Classici Contro, le voci antiche che parlano dei problemi del presente di fronte al pubblico appassionato nei teatri.

Quest'anno il tema impegnativo, anzi scottante, intorno al quale si dibatte attraverso le parole della ricerca e della cultura è «Xenia. Migranti, stranieri, cittadini: la cultura europea per l'ospitalità tra i classici e il presente».

 

Il progetto, a cura di Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani (in foto), si sviluppa in 15 appuntamenti nei teatri del Veneto, con il momento culminante al Teatro Olimpico di Andrea Palladio, simbolo dei classici e del pensiero europeo.

Dopo le prime quattro azioni nei teatri e negli auditori di San Donà, Mirano, Mestre e Venezia, la discussione si apre a Vicenza, in sinergia con il Liceo Pigafetta, le Gallerie d'Italia e il Comune.

E poi continuerà al Palazzo dei Trecento a Treviso e nei teatri della Marca.

 

Xenìa è la parola antichissima che significa «ospitalità»: è il tema del momento, ma è prima di tutto un fondamento della nostra civiltà da Omero a oggi.

Con i suoi significati complessi diviene il punto di riferimento del progetto, che ha tra gli obiettivi la discussione pluralistica sulle drammatiche migrazioni da altri paesi e continenti e la costituzione di una coscienza collettiva soprattutto tra i giovani attraverso i paradigmi più ampi della tradizione culturale europea.

Nel progetto sono coinvolte prima di tutto le istituzioni della Scuola e dell'Università, che agiscono da protagoniste nel lavoro di studio e di ricerca, con le proposte degli studiosi e con i laboratori degli studenti.

 

Studenti e studiosi accendono la discussione pubblica tra i cittadini proprio attraverso la lunga serie delle azioni nei teatri delle città, proprio come avveniva nella democrazia di Atene.

Ecco il senso del progetto.

La Xenia ed essere philoxeinoi è una questione di civiltà.

Non facile, per tante ragioni e per i tanti punti di vista che vogliamo mettere in discussione. Il nostro Occidente, in particolare l'Europa, tra la ricchezza e la potenza, ma anche con le sue crisi, non può venir meno alla sua storia e ai suoi archetipi culturali più profondi. A quelli migliori, per allontanare i peggiori. Che possono affiorare in un attimo.

Per sapere cosa fare in questo tempo di migranti le risposte sono semplici da ritrovare, certo impegnative.

Xenia significa «ospitalità», ma contiene anche accoglienza, rispetto, attenzione, amicizia, generosità, e tutto ruota attorno – sempre nella stessa parola antica – a chi è straniero, diverso e lontano da noi, fuggitivo da tutto ciò che era, esule dalla sua terra, profugo dalla sua casa.

Si discute insieme, questa la cosa più importante, la stessa ragion d'essere della democrazia. E non bisogna nasconderci i problemi e le difficoltà, per comprendere le ragioni di tutta la collettività.

Questo il programma nel dettaglio:

1 DIONYSOS XENOS GALLERIE D'ITALIA - PALAZZO LEONI MONTANARI Venerdì 8 aprile 2016 - ore 17.00-19.00 Introducono Luciano Chiodi e Alessandra Moscheni (Liceo Pigafetta Vicenza) FEDERICA GIACOBELLO (Università Statale Milano) I volti di Dioniso: dio ‘straniero’ e selvaggio, greco e civilizzatore ALICE BONANDINI (Università di Trento) Hospes hostis, hostis hospes: giochi paretimologici su una (vera) etimologia OLIMPIA IMPERIO (Università di Bari) Donne greche e donne barbare: le guerre giuste e le ragioni dei migranti

 

2 DIONYSOS XENOS TEATRO OLIMPICO Venerdì 8 aprile 2016 - ore 20.30-23.00 Introducono Nicola Curcio (Liceo Pigafetta Vicenza) e Dino Piovan (Liceo Corradini Thiene) GIORGIO IERANÒ (Università di Trento) Dionysos xenos EMANUELE CIAMPINI (Università Ca' Foscari Venezia) Gli dei egizi a Roma: fenomeni di confronto culturale e di assimilazione LUCIO CARACCIOLO (Limes) Geopolitica mediterranea delle migrazioni Hypomnema di Luigi Spina (Antropologia e Mondo Antico Siena) Dioniso in scena Azioni e interventi teatrali del LICEO CLASSICO PIGAFETTA VICENZA

 

3 OSPITALITÀ OLIMPICA PALAZZO LEONI MONTANARI Sabato 9 aprile 2016 - ore 17.00-19.00 Introducono Renata Battaglin e Mara Seveglievich (Liceo Pigafetta Vicenza) ELENA FABBRO (Università di Udine) Le Supplici di Eschilo nel nostro presente SOTERA FORNARO (Università di Sassari) Verso la Grecia e i suoi dei: l’ospitalità negata dall’Europa in Elfriede Jelinek CARMINE CATENACCI (Università G. D'Annunzio Chieti-Pescara) Medea exul

 

4 OSPITALITÀ OLIMPICA TEATRO OLIMPICO Sabato 9 aprile 2016 - ore 20.30-23.00 Introducono DANIELA CARACCIOLO (Liceo Pigafetta Vicenza) - FILIPPOMARIA PONTANI (Ca' Foscari Venezia) Antica xenia d'Europa. Un prologo olimpico DANIELE MORANDI BONACOSSI (Università di Udine) «E io li contai assieme alla gente del Paese di Assur»: deportazioni di massa e migrazioni forzate nel Vicino Oriente fra archeologia e geopolitica del presente ISIDE GJERGJI - PIETRO BASSO (Università Ca' Foscari Venezia) Ospitalità e razzismo in Europa

 


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