Il ministero dice no al progetto di frazionamento di villa Emo
Ne dà notizia Matteo Favero, responsabile ambiente provinciale del Pd
VEDELAGO – Villa Emo di Fanzolo di Vedelago, dichiarata patrimoni dell’Umanità dall’Unesco in quanto opera palladiana, non sarà frazionata. Lo ha deciso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo che in una risposta all’interpellanza della parlamentare Chiara Braga del Pd ha tra l’altro sottolineato come propri l’Unesco si allarmerebbe non poco a fronte di una simile ipotesi.
“In particolare, si legge nella risposta dei Beni Culturali – spiega Matteo Favero, responsabile ambiente provinciale del Pd -, che un'ipotesi di frazionamento dell'intero complesso palladiano allarmerebbe non poco il Centro del Patrimonio Mondiale UNESCO di Parigi e che permane sulla Villa l'attenta opera di tutela e vigilanza autorizzativa di ogni intervento da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Venezia e delle province di Βelluno, Padova e Treviso”.
Il Ministero al contempo auspica una collaborazione pubblico privata per una possibile fruizione aperta ai cittadini della villa. “Tanti saranno i fondi messi a disposizione degli stati europei con il piano “Next Generation EU” – conclude Favero - per progetti legati a salute, ricerca ed economia verde, non certo per costruire villette o usare altro cemento”.