Misure antismog, è polemica: accuse alla giunta
Alternativa Giusta: “Ha grandi responsabilità per aver aumentato l’inquinamento”
| Matteo Ceron |
MONTEBELLUNA – È polemica sulle misure antismog adottate in questi giorni a Montebelluna. A puntare il dito contro la giunta comunale è il gruppo consigliare l’Alternativa Giusta.
“Potremmo anche apprezzare che questa amministrazione di adoperi per combattere l'inquinamento di questi giorni – attacca Alternativa Giusta - se non fosse che ha grandi responsabilità per aver aumentato l'inquinamento ambientale in vie residenziali, quando 6 anni fa l' inquinamento era concentrato prevalentemente in un viale largo 30 metri. Forse che i cittadini che vivono in Corso Mazzini sono migliori di quelli che vivono in Via Sansovino e quindi debbono essere protetti dall'inquinamento?”.
“L'ordinanza anti-smog arriva tardi e colpisce tra l'altro i cittadini meno abbienti – prosegue -. Oltre all'inquinamento ambientale, perché non ci si occupa anche di quello acustico? Le orecchie hanno meno dignità dei polmoni? Tutti elementi ampiamente previsti e denunciati pubblicamente ancora in fase di elaborazione di chiusura di Corso Mazzini. Anche al Tar e alla Prefettura che oggi tacciono a fronte di quello che succede: investimenti, spesso sui malandati passaggi pedonali, con ferimento, danni fisici irreversibili nonché uccisione di pedoni e ciclisti utenti di questa viabilità ridotta ad un campo minato.
Il ‘piano antismog’, che interessa proprio l'anello viario istituito con il put, è un'ammissione implicita dell'aumentato livello di inquinamento atmosferico, dovuto proprio alla rivoluzione viaria della città. Aumento che per anni è stato negato da parte di qs. Amministrazione, non prendendo mai in seria considerazione le lamentele e le segnalazioni dei residenti delle zone interessate. A distanza di anni, si ammette che il problema c'è, esiste e deve essere risolto”.