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29 marzo 2024

Treviso

Emergenza smog, Treviso tra le dieci città più inquinate d'Italia

Il report di Legambiente. Nel 2022 sforati i limiti di polveri sottili per ben 66 giorni

| Isabella Loschi |

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smog

TREVISO - Nel 2022 lo smog a Treviso ha superato i limiti per ben 66 giorni in un anno, contro i 35 sforamenti consentiti per legge, con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo. Il capoluogo della Marca si posiziona così tra le prime 10 città di provincia per numero di sforamenti del limite di concentrazione di Pm10 nell’aria, posizionandosi all’ottavo posto. In generale, va male per tutte le città del Veneto: Padova e Venezia con 70 sforamenti di Pm10 sono al quinto posto, Rovigo con 65 è al decimo posto, segue Vicenza con 60 giorni di sforamenti e Verona con 59.

A dirlo è l’ultimo rapporto "Mal'aria di città 2023: cambio di passo cercasi” di Legambiente sull'inquinamento atmosferico in 95 città. Il report ha messo in evidenza i dati del 2022 nei capoluoghi di provincia, sia per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili (PM10, PM2.5) che del biossido di azoto (NO2). In sintesi, infatti, sono ben 29 città delle 95 monitorate, che hanno superato gli attuali limiti normativi per gli sforamenti di Pm10.

Sempre per il Pm10, l’analisi delle medie annuali ha mostrato come nessuna di queste città abbia superato il limite previsto dalla normativa vigente, ma ciò non è sufficiente per garantire la salute dei cittadini, in considerazione delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dei limiti previsti dalla nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria, che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2030. Per il Pm10, sarebbero infatti solo 23 su 95 (il 24% del totale) le città che non hanno superato la soglia di 20 µg/mc: 72 città sarebbero dunque fuorilegge. Secondo l'associazione, "la tendenza di decrescita dell'inquinamento è troppo lenta, esponendo le città a nuovi rischi sanitari e sanzioni". Le città più distanti dall'obiettivo previsto per il Pm10 "dovrebbero ridurre le proprie concentrazioni tra il 30% e il 43% entro i prossimi sette anni, ma stando agli attuali trend di riduzione registrati negli ultimi 10 anni (periodo 2011-2021, dati Ecosistema Urbano), potrebbero impiegare mediamente altri 17 anni per raggiungere l'obiettivo, ovvero il 2040 anziché il 2030. “Città come Modena, Treviso, Vercelli - spiega ancora Legambiente - potrebbero metterci oltre 30 anni”.

 


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