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29 marzo 2024

Treviso

Mobilificio con contabilità 'occulta', deve 52 milioni all’Erario

Documentazione contenuta in floppy disk di un imprenditore del trevigiano

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Mobilificio con contabilità 'occulta', deve 52 milioni all’Erario

TREVISO - Un'evasione fiscale da oltre 52 milioni di euro tra maggiori imposte, interessi e sanzioni nascosta tra gli 'appunti' di un imprenditore del trevigiano.

E' questa l'entità della truffa scoperta dall'Amministrazione finanziaria grazie all'analisi della documentazione extracontabile e dei pagamenti 'fuori busta' di un mobilificio della zona.

La conferma arriva dalla Commissione tributaria provinciale di Treviso, che si è pronunciata sul ricorso presentato dall'azienda contro l'Agenzia delle Entrate.

 

La Commissione tributaria provinciale ha dato ragione all'Agenzia delle Entrate affermando che "la contabilità in nero risultante da appunti personali e informali dell'imprenditore, ovvero, da documentazione contenuta in floppy disk, costituisce valido elemento indiziario dotato dei requisiti di gravità, precisione e concordanza richiesti dalla legge".

La Guardia di Finanza nel marzo del 2012 aveva scoperto un nascondiglio segreto all'interno dei locali del mobilificio, contenente numerosi documenti extracontabili, buste intestate al personale per i compensi in nero e centinaia di migliaia di euro in contanti, valute straniere e oro.

 

La "contabilità occulta" - sparsa tra appunti informali dell'imprenditore e diversi supporti informatici - era stata poi utilizzata per ricostruire l'entità milionaria dell'evasione di Ires, Irap, Iva e ritenute d'acconto, così come la prassi dei pagamenti in nero o "fuori busta" di fornitori e dipendenti.

Le prove avevano fatto scattare i successivi accertamenti dell'Agenzia delle Entrate nei confronti dei titolari del mobilificio, che ne hanno contestato la legittimità.

 


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