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21 dicembre 2024

Vittorio Veneto

La montagna frana? Cavoli di Bastanzetti

"Nessun aiuto da parte del Comune"

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

La montagna frana? Cavoli di Bastanzetti

VITTORIO VENETO - Se la montagna non va da Bastanzetti, Bastanzetti si arma di pala e piccone e tampona la montagna.

L'incipit avrebbe potuto essere meno ironico. Ma forse è meglio scherzare sull'impermeabilità della giunta vittoriese al grido d'allame di un cittadino, piuttosto che far scrosciare nuove polemiche.

Eppure spiace ricevere da Michele Bastanzetti, noto professionista vittoriese da sempre attento al territorio, una testimonianza triste come quella che riportiamo. "Non è la prima volta che il comune snobba le mie richieste di aiuto in simili emergenze - spiega Bastanzetti - i fatti più recenti si prestano a significative considerazioni.

Nonostante le segnalazioni scritte e ai colloqui col comandante Celso non ho ricevuto neppure in occasione dell'ultima aggresiva perturbazione un minimo di sostegno. Non solo: non ho ricevuto nemmeno la disponibilità a stendere (questione di un quarto d’ora) un telo cerato sul fronte dello smottamento mentre imperversavano le precipitazioni; e non siamo in cima al Visentin ma a poche centinaia metri dal Centro e dai magazzini comunali! Ancora: ho ricevuto un diniego alla richiesta di avere in prestito il suddetto telo (teli che so per certo che la Protezione Civile possiede) per poterlo disporre io stesso sulla frana! E così, solo soletto, salendo anche in piena notte sotto la pioggia battente ed immerso nel fango fino al polpaccio, ho combattuto per una decina di giorni una battaglia indispensabile per tenere pulite le vie di deflusso dell’ acqua. Il vecchio padre Altare, probabilmente impietositosi, ha premiato la mia tenacia, almeno fino ad oggi. Nel senso che lo smottamento, che pure si trova ancora in assetto precario, non è però slittato a valle ostruendo canaletta e carrareccia."

Michele Bastanzetti, conscio del pericolo che gravava (e grava) tuttora sul pendio est del Monte Altare si è insomma rimboccato maniche e clazoni e ha fatto quello che gli enti preposti avrebbero dovuto. Ma la situazione è ancora al limite: "Voglio porre un accento drammatico - sottolinea Bastanzetti - sui pericoli che gravano sulle case di via S. Gottardo, sul rischio di interruzione della carrareccia e sui pericoli per la incolumità dei passanti a causa degli alberi che si sono inclinati (quella stradina fa parte di uno degli itinerari più battuti delle ns. colline ed è teatro di tante manifestazioni sportive)."

Infine la denuncia e la riflessione amara: "Lo smottamento - fa presente Bastanzetti - è stato provocato dalla mancata manutenzione di un sentiero a monte che ha scaricato in un punto circoscritto l’acqua che, in mancanza delle cadenzate canalette trasversali di scarico, si è concentrata in un punto, erodendo come un torrente ciò che stava di sotto. Tale dinamica, causata o aggravata dall’ incuria, ha colpito altre zone della collina ed ha spazzato via un tratto di due altri importanti sentieri, nel cuore della collina, dando un colpo mortale alla rete sentieristica dell’ area. E questo capitolo, quello del disinteresse per la collina in genere , per i suoi sentieri, i corsi d’ acqua, il sottobosco (anche la Croce, con la linea elettrica ormai a terra e l’abbandono del Monumento…) è un capitolo che attesta la grave insensibilità di questa giunta verso la manutenzione del territorio, verso la prevenzione dei danni idrogeologici, verso la valorizzazione di un patrimonio ambientale di grande ed inespressa potenzialità."
 

 


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Emanuela Da Ros

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