Berco avvia le uscite volontarie: 50 adesioni a Copparo, preoccupazione a Castelfranco Veneto
Se non si raggiunge il target prefissato, delle 400 adesioni si teme che l’azienda possa avviare dei licenziamenti forzati in tutte le sedi
CASTELFRANCO VENETO / COPPARO (Ferrara) - Berco, l’azienda specializzata nella produzione di componenti per macchine da cantiere, sta affrontando una delicata crisi economica che ha spinto la direzione ad adottare misure straordinarie. La procedura per le uscite volontarie ha fatto registrare le prime 50 adesioni presso lo stabilimento di Copparo, in provincia di Ferrara. Questo è solo l'inizio di un processo che prevede un obiettivo di 400 lavoratori disposti a lasciare l’impiego entro metà gennaio, come risposta alle difficoltà finanziarie in corso. Anche se al momento lo stabilimento di Castelfranco Veneto non è direttamente coinvolto, la preoccupazione è crescente.
I sindacati locali sono in allerta e monitorano con attenzione l’evolversi della situazione, temendo che, se il numero di adesioni non raggiunga il target prefissato, l’azienda possa prendere decisioni più drastiche, come licenziamenti forzati o altre misure di contenimento dei costi che riguarderebbero anche il personale di Castelfranco. Le organizzazioni sindacali sono al lavoro per garantire che le procedure di uscita siano gestite in modo equo e rispettoso dei diritti dei lavoratori. L’obiettivo resta quello di evitare ulteriori contraccolpi per i dipendenti e limitare le ripercussioni sociali ed economiche della crisi aziendale.
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