Montebelluna ha salutato per l’ultima volta Andrea Poloni, vittima di una grave forma di malaria
L’imprenditore di 55 anni viveva a Trevignano e si è ammalato durante un viaggio in Congo
MONTEBELLUNA – Solo dopo le esequie sono comparse oggi a Montebelluna le epigrafi che annunciano la morte di Andrea Poloni lo scorso 16 dicembre, a 55 anni, per una grave forma di malaria contratta durante un viaggio nella Repubblica Democratica del Congo. “Ci ha lasciato il nostro caro Andrea Poloni. Ade esequie avvenute i familiari annunciano che Andrea riposa accanto alla sua amata mamma nel cimitero di Montebelluna”: si legge nell’epigrafe affissa in città. Il decesso di Andrea aveva destato un forte clamore poiché in un primo momento si temeva fosse stato vittima della misteriosa febbre emorragica che affligge da settimane il paese africano: solo dopo gli esami dell'Istituto Spallanzani di Roma è stata accertata la presenza di Plasmodium falciparum, nel sangue di Poloni, vale a dire il parassita responsabile della forma più grave della malaria.
L’imprenditore si occupava di progetti umanitari in Africa e aveva un’azienda agricola a Trevignano, dove risiedeva da anni pur se originario di Montebelluna, che produceva canapa. Poloni era l’anima dell’associazione Bana Ekanga ODV di cui la compagna Carol Yanga Ilako è presidente: un’organizzazione che da anni opera a sostegno delle comunità più povere del Congo. Una vocazione alla solidarietà importante per la coppia, tant’è che dopo la dipartita di Andrea la sua compagna ha lanciato un appello, affinché questa tragedia non pregiudichi le attività dell’associazione e tutte le persone di buona volontà diano una mano, per mantenere in vita i progetti avviati da Poloni.
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