NASCE L'AREA METROPOLITANA DI TREVISO
Giornata storica quella di martedì 26 febbraio 2008. Il Consiglio Provinciale e quello Comunale di Treviso si sono riuniti in seduta congiunta per deliberare sul “Documento programmatico di intesa e Accordo tra Provincia di Treviso, Comune di Treviso e Fondazione Cassamarca. Approvazione ed autorizzazione alla vendita immobili provinciali”. Quello portato all’attenzione dell’assemblea è il frutto di un lavoro partito con la firma del protocollo tra le tre parti il 27 luglio scorso e proseguito con la definizione delle azioni concrete e la delibera delle giunte “congiunte”.
L'accordo prevede l’elaborazione ‘in modo condiviso di un programma organico di sviluppo ’ della Marca Trevigiana, che sarà vista come Area Metropolitana.
“Il progetto in atto realizza, di fatto, l’area metropolitana che avrà come cuore pulsante Treviso – ha dichiarato il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro – è il frutto di una proficua collaborazione tra Amministrazioni pubbliche e la Fondazione Cassamarca. Ricordo anche gli artefici materiali: l’assessore Favero, gli assessori comunali Marton e Zugno, e i tecnici della Fondazione che hanno sviluppato l’accordo. L’obiettivo da raggiungere, ora, è lo sviluppo economico del territorio basato sulla cultura e sul turismo senza dimenticare la crescita in termini di sostenibilità della nostra provincia per una migliore qualità della vita dei cittadini. Un’area agropolitana che sarà punto di riferimento per ambiente, storia, cultura, benessere a livello non solo veneto, non solo nazionale ma anche europeo. La nostra Provincia sta per diventare sempre più la porta della nazione verso l’est dell’Europa. E dobbiamo prepararci a quest’epoca”.
“Treviso, con questa operazione, torna al centro del grande asse est-ovest dalla quale era stata esclusa – ha dichiarato il sindaco di Treviso, Gian Paolo Gobbo – e il capoluogo si conferma grande baricentro della nuova area metropolitana trevigiana. Questo ci permetterà di essere attori importanti nel dialogo con altre realtà contigue, di entrare a tutti gli effetti nella logica metropolitana dell’area “PaTreVe” che riguarda pure Padova e Venezia. Treviso e la Marca Trevigiana progettano allora il proprio futuro. E proprio in questa sede, mi sento di lanciare un appello per il completamento della Venezia-Monaco, che tutti sembrano essersi dimenticati, perché è un’arteria strategica da varare al più presto”.
Questi i punti dell’accordo:
- La Provincia, considerato che la Fondazione Cassamarca realizzerà a Preganziol e Casier, nei terreni limitrofi alla Villa Albrizzi Franchetti, una struttura universitaria, un centro per la medicina sportiva ed un auditorium di livello europeo, rinuncia all’opzione della vendita dell’immobile, sia per conservarlo quale propria sede di rappresentanza, sia per renderlo disponibile alle esigenze dell’università.
- la Fondazione Cassamarca, avendo in corso di definizione un accordo con il Ministero degli Interni per il trasferimento presso la Cittadella delle Istituzioni "Appiani" sia della Questura sia della Polizia stradale, si impegna ad acquistarne le attuali sedi dall’ente proprietario (la Provincia), per renderle disponibili ad altri usi congrui alle esigenze della città, in accordo con l’Amministrazione comunale.
- la Fondazione si impegna ad acquisire dalla Provincia l’immobile della Prefettura per conferirlo al Comune, debitamente ristrutturato, ottenendone in permuta il complesso dell’ex tribunale, ex carceri ed ex caserma dei vigili, al fine di realizzare in quest’ultimo un albergo.
- il Comune si impegna a trasferire uffici e funzionalità presso l’immobile denominato Prefettura in Piazza dei Signori, riunendo in un unico compendio il Palazzo dei Trecento e l’appartamento Ramanzini, al fine di garantire un sicuro riferimento alla vita civile e culturale della città.
- le Istituzioni si impegnano con l’Associazione Ciclismo di Marca a realizzare il Velodromo della Marca Trevigiana.