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19 aprile 2024

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NEGATA LA SERIE A AL BASKET TREVISO

La FIP respinge la richiesta

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

NEGATA LA SERIE A AL BASKET TREVISO

TREVISO, 14 LUG - Il basket di alto livello sparisce da Treviso. Il consiglio federale della Fip ha infatti "rigettato la richiesta di ammissione - come scritto in una nota diffusa a fine riunione - al prossimo campionato di serie A presentata dalla società Basket Treviso".

Parere negativo anche per la richiesta di Teramo. Il prossimo campionato di serie A, precisa la nota della Fip, "sarà quindi a 16 squadre".

La notizia giunta da Roma è stata accolta con "sorpresa e delusione" dai vertici della società trevigiana. "Restiamo comunque in attesa di una risposta formale e ufficiale da parte del Consiglio Federale alla nostra richiesta di iscrizione al campionato di Serie A 2012/2013 - affermano in una nota i dirigenti della società della Marca - L'ampia ed esaustiva documentazione da noi prodotta merita, in caso di rifiuto, una motivazione altrettanto serie e fondata, ragione per cui sarà fondamentale leggere il verbale del Consiglio Federale odierno e le motivazioni in esso contenute per giustificare la nostra mancata ammissione".

La società sentiti i propri legali deciderà dopo aver letto le motivazioni se intraprendere azioni a difesa di quello che ritiene "non solo un progetto sportivo comunque rilevante e caratterizzato da serietà e solidità, ma anche e soprattutto un progetto sociale che ha magicamente coinvolto l'intera comunità di Treviso e della sua Provincia".

IL Consiglio della Fip ha anche espresso parere negativo per l'ammissione al prossimo campionato di LegaDue di Piacenza (che aveva già rinunciato) ed Ostuni, per il mancato rispetto dei parametri economici richiesti. La nota precisa quindi che "la composizione del prossimo campionato di Legadue sarà decisa solo dopo l'esito dei controlli effettuati dalla Comtec nei riguardi delle squadre che hanno presentato regolari istanze di ripescaggio (Forlì, Napoli, Torino e Capo d'Orlando). Il campionato sarà comunque composto da un minimo di 14 a un massimo di 16 squadre". Inoltre il Consiglio ha revocato l'affiliazione alla Fortitudo Bologna, altro club dal glorioso passato.

"In questo momento - ha detto Paolo Vazzoler, presidente di Treviso Basket - c'é solo molta amarezza. Dovremo valutare molto attentamente le motivazioni addotte per tale decisione e valutare quali possano essere le nostre azioni future.

Resta il convincimento della validità del progetto e la solidità del gruppo che attorno a questo progetto si era coalizzato. Vi è la strana sensazione che tale decisione sia la prova dell'incapacità di un movimento che non sa e non ha voglia di adeguarsi ai tempi e come una vecchia congregazione si chiude e si arroca dietro a formalismi e regolamenti a tutela solo di se stesso".

Riccardo Pittis, presidente del Consorzio Universo Treviso, che ha operato per cercare di non interrompere la tradizione di Treviso in massima serie, segnata dai molti successi negli anni scorsi con la maglia Benetton, si è detto "deluso e amareggiato per la decisione odierna, veramente stupito in senso negativo dalla votazione odierna e dal consiglio Fip, oggi ancora una volta ha perso la pallacanestro italiana e non solo Treviso. Ora vedremo il da farsi, studieremo attentamente le carte e i verbali e studieremo come procedere, anche se ora la delusione è tanta ed è meglio ragionare nelle prossime ore a mente fredda".

 "Chi oggi ci fa sparire dalla geografia del basket italiano, si assume la responsabilità di annientare decenni di grandi successi ma soprattutto lo sforzo di UniversoTreviso e di tutti gli appassionati di non far morire un sogno". Così il vice segretario nazionale della Lega Nord, capogruppo leghista in Consiglio regionale Federico Caner, commenta la decisione del Consiglio federale della Fip di bocciare la richiesta di Treviso Basket di iscriversi al prossimo campionato di Serie A.

"Non vorrei - sostiene Caner - che chi oggi uccide il nostro basket, la sua storia, i suoi talenti, il suo futuro, tra qualche settimana andasse in tv a piangere le sorti della pallacanestro nazionale, incapace di far crescere giovani promesse che invece a Treviso hanno sempre trovato terreno fertile". "Il regolamento consentiva una discrezionalità - conclude Caner - e i consiglieri, peraltro presieduti dal veneto Dino Meneghin, hanno votato in piena consapevolezza, assumendosi una enorme responsabilità di fronte alla Treviso sportiva. Sono certo che per quanto possibile Paolo Vazzoler e i rappresentanti di Treviso Basket non molleranno, tentando in ogni modo di salvare la nostra pallacanestro come hanno fatto fino ad oggi, forti dell'appoggio dell'intera provincia e delle istituzioni locali e venete".

 "Troveranno codici, codicilli e pandette a giustificare quella che per ogni sportivo non può che apparire ciò che è: una schifezza". Manifesta chiaramente la sua delusione e il suo disappunto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per la decisione assunta dal Consiglio Federale della Federazione Italiana Pallacanestro di escludere dal massimo campionato nazionale la nuova Treviso Basket. "In nome del formalismo e della presunta giustizia - prosegue Zaia -, si penalizza una città e la sua storia sportiva, ma soprattutto si fa lo sgambetto a tutti coloro che hanno portato nel cuore una speranza mettendoci del proprio".

"L'esclusione del Basket Treviso dalla massima serie - sottolinea il governatore - dopo che perfino la Lega non aveva trovato i motivi per addivenire a una decisione così sbagliata, é un colpo grave, una ferita dolorosa per tutti quelli che a questo progetto avevano creduto, avevano lavorato, avevano, insomma, ritenuto possibile l'avverarsi di un sogno. Sto parlando dei tifosi, degli sportivi, dei tanti che praticano questo sport in una capitale internazionale del basket, ma anche degli imprenditori che ci hanno messo del proprio, che hanno rischiato tempo e denaro e avevano fornito ogni garanzia richiesta".

"Se l'esito della legge è questo - afferma Zaia -, viene da chiedersi a cosa serva la giustizia. Se chi deve giudicare non riesce a vedere oltre la gabbia formale in cui è rinchiuso, ci si domanda se sia idoneo a questo compito. Chi si sente, attraverso l'applicazione della legge, capace di essere ingiusto, è sicuramente inadatto a guidare l'organizzazione di discipline sportive che, per i valori che esprimono, valgono molto ma molto di più della burocrazia che li comanda". "Sono vicino a tutti quelli che oggi si sentono messi in un angolo - conclude Zaia - e che avvertono la propria passione frustrata da una decisione che senza alcun dubbio definisco oltraggiosa. Sono certo che gli sportivi di Treviso, ma, di più, tutti coloro che ovunque vogliono uno sport sano e competitivo, non si sentano rappresentati da questi oscuri passacarte. Dico agli sportivi: siamo più forti di loro".

LINEA DURA FEDERAZIONE, TREVISO ESCE DI SCENA

6 ANNI FA CONTRO FORTITUDO PER SCUDETTO, ORA NON ESISTONO PIU'

Sei anni fa, prima che cominciasse l'interminabile catena dei successi di Siena, si giocavano il titolo nelle finali scudetto, oggi Treviso e Fortitudo Bologna, società storiche del basket italiano, non esistono più e il basket che conta perde i pezzi.

A sancire la loro scomparsa, al termine di percorsi molto diversi tra loro ma accomunati da croniche difficoltà economiche, è stato il consiglio federale della Fip che ha escluso, come previsto, dalla prossima serie A anche Teramo.

La stagione 2012/13 si giocherà quindi a 16 squadre, anche se ora Treviso annuncia battaglia, e ricorsi ad ogni livello possibile come fece Venezia, e si annuncia quindi un'altra estate caldissima. Non è, quindi, servita al club veneto la corsa contro il tempo che aveva portato alla costituzione di una nuova società, il Basket Treviso finanziata da vari imprenditori locali, dopo la chiusura della plurivincente era Benetton della Pallacanestro Treviso.

Che però ha continuato a fare attività a livello giovanile, quindi formalmente non è mai 'morta'. E a questo punto il regolamento parla chiaro: la 'scissione' di una società a livello professionistico non è prevista. Ma la nuova Treviso di Pittis e soci contava però sull'articolo 128 del regolamento organico, che tratta di 'titolo sportivo' stabilendo che "in caso di rinuncia al titolo sportivo, la Fip potrà assegnare il titolo medesimo ad altra società affiliata appartenente alla stessa città".

La disputa é nata proprio sul termine 'rinuncia', perché la Pallacanestro Treviso, facendo ancora attività giovanile, non ha mai cessato di esistere. Di sicuro c'é che, per un vizio di norma, sparisce dalla massima serie una città che ha fatto la storia del basket italiano fin dai tempi del primo storico scudetto del 1992 con Toni Kukoc e Vinny Del Negro.

Ora tutto questo si è concluso, così come è finita, dopo 80 anni, anche la storia della Fortitudo, già retrocessa per debiti nel 2010 in Prima Divisione e da oggi ufficialmente radiata. Effetti inequivocabili della crisi economica che ha fatto saltare numerose squadre anche nelle serie minori. E intanto la Legadue, che oggi ha ufficialmente perso Piacenza ed Ostuni, ha annunciato che le società non pagheranno più le percentuali ai procuratori dei giocatori e dei tecnici, suscitando le proteste dell'associazione di categoria.

 



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Carlo De Bastiani

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