Renzi 'boccia' Bersani, si addensano nubi sulle riforme
ROMA - "Non abbiamo mai trovato un canone di feeling personale" e "la sua battaglia sui dettagli della legge elettorale è incomprensibile". In una lunga intervista a 'l'Espresso', Matteo Renzi mette in chiaro il suo rapporto con Pier Luigi Bersani. Il premier, com'è nel suo stile, non utilizza giri di parole: "Questo continuo rilancio non lo capisco più. Me lo spiego solo con la necessità di tenere il punto".
Renzi manda anche una stoccata alla minoranza interna: "Una parte dice di no a tutto per principio. Faccio le riunioni? Troppo poco. Non faccio le riunioni? Vuol dire che decido da solo. Mi sembra il modello 'Cara ti amo' di Elio e le Storie Tese: se resto in casa mi opprimi, se esco dici che questa casa non è un albergo...".
Le parole di Renzi, che intanto si trovava a Mosca per incontrare Putin, non passano certo inosservate nel Pd e riportano tensione alla vigilia di un passaggio delicato: la prossima settimana alla Camera tornano in aula le riforme istituzionali per il voto finale. A promettere battaglia è Alfredo D'Attorre: "Sulla riforma costituzionale Renzi deve dare un segnale prima di martedì e dire che nei successivi passaggi si può migliorare, altrimenti rischiano di addensarsi nubi sul percorso delle riforme".
Il deputato del Pd spiega ancora: "Indipendentemente da come andrà il voto finale sulla riforma costituzionale, che mi pare alla Camera scontato, sia per la legge elettorale che per il passaggio successivo della riforma costituzionale al Senato rischiano di addensarsi nubi".
E proprio dal Senato è Miguel Gotor a incalzare: "Ci sono tutte le condizioni per migliorare l'Italicum abolendo i cento capolista bloccati e l'assurdita' di un sistema in cui le preferenze sono utilizzate da tutti ma servono a eleggere soltanto i deputati del partito vincitore", scrive il senatore Pd sui suoi profili social.
La replica alla minoranza interna arriva dal senatore Adrea Marcucci: "Se tu che hai l'80%, fai quello che vuole il 20%, ti prometto che non ci saranno nubi. Grosso modo è quello che propone minoranza Pd". In questo clima, lunedì si terrà l'annunciato 'secondo tempo' dell'incontro di Renzi con i parlamentari Pd, questa volta su fisco e Pa. L'ultima volta, quando si parlò di Rai, ambiente e scuola, Bersani non andò e la minoranza si presentò solo con qualche esponente (Boccia, Damiano). Su questo, come sulle riforme, la replica del 'duello' Renzi-minoranza rischia di tenere banco ancora.