Non piove, è emergenza idrica nella Vallata e nel Quartier del Piave
Il sindaco di Pieve Soldan dirama l'avviso
PIEVE DI SOLIGO - Non piove, ed ora è ufficialmente emergenza idrica. Con una nota diramata oggi, il sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan ha avvisato la cittadinanza della situazione: “A seguito del prolungato periodo di siccità che ha portato alla drastica riduzione delle riserve idriche degli invasi e delle falde, si è generata una situazione di emergenza idrica”.
E’ stato Ats (Alto trevigiano servizi), l’ente deputato alla gestione delle acque, a comunicare ai comuni coinvolti la riduzione delle portate della fornitura idrica. L’ente ha diramato un avviso in cui si annuncia l’emergenza, “visto il perdurare del grave stato di siccità e la riduzione della fornitura d’acqua da parte del territorio bellunese”.
La situazione è dovuta alla continua diminuzione dell’acqua presso tutte le fonti di approvvigionamento del territorio montano e pedemontano. C’è già stata una drastica riduzione di “produttività di svariati pozzi e sorgenti del territorio ad un livello pari ad un terzo della normale produzione” continua Ats: la situazione è inoltre aggravata dalle basse temperature che causano problemi a tubazioni e contatori. Ats annuncia quindi che “verranno eseguite delle manovre presso le reti acquedottistiche di distribuzione atte a contenere i consumi mediante la riduzione della pressione delle reti”.
Ad essere interessati ci sono i comuni della Vallata e del Quartier del Piave: Follina, Miane, Moriago, Pieve di Soligo, Revine, Segusino, Valdobbiadene, Sernaglia, Tarzo, Vidor, Refrontolo, Farra di Soligo, Cison. Non è escluso che, se dovesse perdurare l’emergenza, i comuni siano costretti ad emanare un’ordinanza di contenimento dell’uso e di razionamento dell’acqua. Problematiche anche per il bacino d’utenza che riguarda Piave Servizi, anche se la società ha reso noto che si tratta di inconvenienti di portata infinitamente minore. “Se ci saranno problemi, ci saranno quest’estate” rendono noto dall’ente, visto che le falde avranno risorse minori a causa del lungo periodo di siccità.