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19 aprile 2024

Nord-Est

Siccità, a marzo caduta la metà delle piogge

La penuria idrica è inferiore alla media degli ultimi 20 anni

| Ansa |

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Siccità, a marzo caduta la metà delle piogge

VENEZIA - Nel mese di marzo in Veneto sono caduti mediamente 37 millimetri di precipitazione, circa la metà rispetto alla media del periodo 1994-2022 che è di 65 millimetri. Lo rileva il bollettino mensile dell'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpav). Gli apporti meteorici mensili sul territorio regionale sono inferiori alla media (-43%) e sono stimabili in circa 683 milioni di metri cubi di acqua. Tra ottobre e marzo sono caduti sul Veneto mediamente 344 millimetri di precipitazioni, contro una media 1994-2022 di 513. Gli apporti del periodo sono inferiori alla media (-33%) e sono stimati in circa 6.333 milioni di metri cubi di acqua. Il mese è stato scarsamente nevoso e rispetto alla media, il deficit è stato di circa 100 centimetri a 2000 metri, 60 a 1600 e 30-40 nei fondovalle delle Dolomiti a 1200 metri di quota. La sommatoria di neve fresca dal primo ottobre al 31 marzo evidenzia un deficit del 40% circa, pari a 180 cm di neve a 2000 metri, 130 cm a 1600 m e 60-100 cm nei fondovalle, simile all'inverno scorso, al 2017, 2012, 2003, 2002 e 2000.

La risorsa idrica nivale è scarsa, simile all'inverno scorso, in calo da metà gennaio e pari a 82-88 millimetri cubi nel bacino del Piave, 57-68 nel Cordevole e a 56-54 nel Brenta. Rispetto alla media 2005-2022, nel Piave il deficit è del 64%. Il livello del lago di Garda, in lievissima crescita dall'inizio di marzo, al 31 si mantiene ancora nettamente inferiore rispetto al livello medio mensile e risulta essere ormai inferiore al minimo storico. La penuria di precipitazioni per il secondo mese consecutivo ha aggravato ulteriormente la situazione di scarsità della risorsa idrica ereditata dalla scorso anno idrologico, con livelli di falda in alta pianura in genere inferiori ai minimi assoluti registrati in questo periodo negli ultimi 20 anni e con un trend, nelle zone più lontane agli assi di ricarica, in ulteriore peggioramento; in media e bassa pianura la situazione è leggermente migliore, anche se comunque i livelli sono ben inferiori ai valori attesi per il periodo.

 



Ansa

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