PROCESSO A GENTILINI, GLI ATTI TORNANO IN PROCURA
Istigazione all’odio razziale: il vicesindaco andava citato al tribunale, non al giudice monocratico.
Venezia – Rispediti in procura gli atti relativi al procedimento aperto contro Giancarlo Gentilini (in foto) accusato di istigazione all’odio razziale per le frasi pronunciate alla Festa dei Popoli Padani a Venezia, lo scorso 14 settembre.
Il procuratore capo di Venezia, Vittorio Borraccetti, che ieri avrebbe dovuto trovarsi faccia a faccia con il vicesindaco di Treviso, ha commesso un errore procedurale citando l’indagato direttamente davanti al giudice monocratico, mentre in questo caso è richiesta la presenza di tre giudici.
Così il giudice Rocco Valeggia si è visto costretto ad emanare un’ordinanza rispedendo in Procura tutti gli atti per riaprire, eventualmente, il procedimento davanti al collegiale. Ieri al tribunale erano presenti ben 41 soggetti, fra privati cittadini e associazioni, per costituirsi parte civile contro Gentilini.