Prima vittoria per la "Marcia Stop Pesticidi", il comune di Cison chiamato a rispondere
Arriva l'interrogazione del consigliere di minoranza Benincà, dopo il corteo di fine maggio
CISON DI VALMARINO - La “Marcia Stop pesticidi” ha avuto il suo primo effetto politico. Il consigliere comunale Giuseppe Benincà, del gruppo di minoranza “Laboratorio Cison”, ha infatti presentato un’interrogazione proprio in virtù dell’appello lanciato dagli ambientalisti durante il corteo di fine maggio.
Nello specifico, Beninicà ha presentato una serie di interrogativi sull’attivazione e sul potenziamento dei controlli per l’uso scorretto dei pesticidi, sul sostegno all’agricoltura biologica e sulla costituzione di biodistretti.
“Quanti soldi ha investito il Comune in controlli per l’osservanza del regolamento intercomunale di polizia rurale? - chiede il consigliere - Quante segnalazioni sono state ricevute? Quanti interventi in loco sono stati effettuati?
Vengono rispettate le distanze minime dalle abitazioni e dai luoghi sensibili? Le distanze inserite nel regolamento di polizia rurale sono sufficienti a garantire che non ci siano contaminazioni per deriva?
L’amministrazione si sta attivando per un controllo per l’osservanza del regolamento consorziato fra i vari comuni? Quando verrà adeguato il regolamento di polizia rurale per tenere conto del principio di precauzione?”
Un mese e mezzo fa, alla marcia, in tremila avevano manifestato pacificamente per le strade da Cison a Follina: un corteo fatto di bambini, ragazzini, adulti, anziani, pieno di bandiere di associazioni e comitati ambientalisti.
Erano state 80 le associazioni coinvolte in quella storica manifestazione, che oggi inizia a dare i propri frutti anche nelle aule del consiglio comunale.