Mercurio in falda: "A Zaia non interessa"
Zanoni (PD) attacca la Giunta regionale: "Non è interessata a individuare la fonte inquinante"
MOGLIANO - “La telenovela sembra essere finita: ieri la Giunta Zaia ha gettato definitivamente la maschera sulla volontà di individuare la fonte dell’inquinamento da mercurio che ha contaminato le falde di quattro comuni del Trevigiano.
Non è una priorità, nonostante si tratti di un disastro ambientale senza precedenti in questa provincia che ha comportato per i contribuenti una spesa di oltre tre milioni e mezzo di euro, per farvi fronte e garantire acqua potabile ai cittadini”.
Andrea Zanoni (nella foto), consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Ambiente si scaglia contro la maggioranza dopo la bocciatura di un suo emendamento al bilancio riguardante il caso dei pozzi inquinati da mercurio in diverse aree della provincia di Treviso.
Il dibattito, ad esempio, è particolarmente acceso proprio in questi giorni a Mogliano.
“Chiedevo uno stanziamento di 300mila per consentire ad Arpav o a un’Università appositamente incaricata, di svolgere uno studio utile a individuare la causa dell’inquinamento, la sua fonte primaria e i responsabili che dovrebbero andare sotto processo per avvelenamento di acque pubbliche. Questi soldi – insiste – sarebbero un investimento, altrimenti continueremo a sperperare ancora risorse per fronteggiare la contaminazione, destinata ad aumentare se non viene individuata la fonte inquinante”.
“Finora ho sentito solo un arrampicarsi sugli specchi per giustificare il diniego. I cittadini non sono però stupidi e hanno ormai capito che non si vuole scoprire chi, come e dove ha causato questo scempio ambientale alle nostre acque di falda. Quelli che hanno detto no allo studio sono gli stessi che poi ieri hanno stanziato in bilancio una cifra ben superiore, pari a 450mila euro, per finanziare i cacciatori nomadi e le loro feste”.