Fermata la banda dei fratelli ladri
L’operazione è stata eseguita dai Carabinieri di Palmanova. Due di questi sono domiciliati a Ponte di Piave
PONTE DI PIAVE - I Carabinieri di Palmanova hanno arrestato 3 italiani di etnia Rom: due di essi sono domiciliati a Ponte di Piave.
I tre si sarebbero resi responsabili, a più riprese, di numerosi furti in abitazione tutti effettuati con lo stesso modus operandi.
Nel mese di maggio i militari di Palmanova, hanno avviato un’attività d’indagine a seguito di un furto in abitazione verificatosi ad Aquileia.
Nella circostanza, approfittando della temporanea assenza dei proprietari di casa, forzando una porta posteriore, dei malviventi, si erano introdotti all’interno dell’abitazione ubicata in una zona residenziale del paese, facendo razzia di monili in oro e di denaro contante.
Le indagini si sono concentrate su un autovettura che nella mattina del furto era stata notata da alcuni residenti, aggirarsi in zona con fare sospetto. Attraverso lo sviluppo di tali preziose informazioni, i militari riuscivano dapprima a giungere all’individuazione di tale mezzo e, successivamente, all’identificazione di coloro che dell’auto abitualmente si servivano, identificabili in alcuni italiani di etnia ROM residenti tra le province di Treviso e Venezia.
I successivi risvolti hanno permesso di identificare gli occupanti dell’auto e inoltre di collocarli in altri episodi registrati a Latisana, Palmanova, Gonars e Morsano al Tagliamento. Si stratta di altri furti di oro, denaro e orologi, in abitazione commessi con modalità simili al primo.
Il 23 agosto 2018 il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Udine, vagliato il materiale raccolto dagli inquirenti e concordando pienamente con gli elementi indiziari raccolti dal personale operante, emetteva 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di M.C., 47 anni, L.C., 40 anni e D.C., 44 anni, domiciliati a Ponte di Piave (TV) e San Michele al Tagliamento (VE).
Si tratta quindi di una banda di fratelli specializzata nei furti in abitazione. Nei giorni scorsi agli interessati sono stati notificati i provvedimenti di custodia cautelare in carcere, i primi due presso la casa circondariale di Treviso, il terzo presso quella di Pordenone.