“Macché vaccini: l’autismo può dipendere dai pesticidi”
Dibattito su pesticidi e vigneti, con la partecipazione del pediatra Toffol e del dirigente dell’Uls2, Cinquetti
| Emanuela Da Ros |
VITTORIO VENETO - Mettiamo la pipì di ciascuno di noi in provetta. E facciamola analizzare. Quello che è quasi certo - parola di dirigente dell’Usl - è che nella pipì di ognuno di noi troveremo residui di pesticidi. Residui compromettenti per la salute? Elevati rispetto ai parametri accettabili? Probabilmente no. Se la risposta ci tranquillizza, evitiamo di rincorrere le preoccupazioni, altrimenti riflettiamoci su.
In un incontro su Vigneti e salute dei bambini, promosso in biblioteca civica a Vittorio Veneto dal Gruppo genitori di San Giacomo, si è discusso di pesticidi e pericoli per la salute. Attraverso due relazioni solo parzialmente conciliabili, il pediatra Giacomo Toffol e il direttore del Servizio Igiene e sanità dell’Ulss2, Sandro Cinquetti, hanno discusso di eventuali correlazioni tra massiccio uso dei pesticidi in agricoltura (in particolare in viticoltura) e salute dei bambini e degli adulti.
Le conclusioni del dottor Cinquetti hanno voluto essere rassicuranti: una scialuppa nell’apprensione diffusa. Nell’area della marca trevigiana, che coincide con la coltivazione intensiva di uva glera, il tasso di salute e l’aspettativa di vita sia degli uomini che delle donne è tra i più alti della regione e tra i più alti d’Italia.
“La speranza di vita - ha evidenziato Cinquetti - cresce di sei mesi ogni tre anni. In otto anni, nell’area del Vittoriese, non vi è stato alcun caso di leucemia. E ormai si parla di ‘mortalità precoce’ quando non si sono ancora compiuti gli 85 anni.” Secondo il dirigente i due studi compiuti nel territorio del distretto vinicolo di Marca, nel 2012 e nel 2014 su 126 bambini e 260 adulti, hanno fatto riscontrare un 5 per cento di ‘casi problematici’, risoltisi positivamente grazie alle strategie di intervento messe in campo anche dall’azienda sanitaria. Sempre secondo Cinquetti, il territorio è stato ripulito dai residui di glifosato (pesticida messo al bando qualche tempo fa) e l’acqua potabile della zona è sicura al cento per cento. Tutti tranquilli dunque? Il dottor Cinquetti è convinto che pericoli immediati per la salute di piccoli e grandi non ve ne siano e (annotazione personale con acquieta pure il brontolio della moglie) pensa che vivere tra le colline di San Pietro di Feletto sia più salubre che in centro a Conegliano. Opinioni basate su indagini le sue, che però collidono con quelle espresse dal dottor Giacomo Toffol.
“Stiamo giocando - afferma quest’ultimo riferendosi alle tonnellate di pesticidi diffusi ogni anno sia all’esterno che all’interno degli ambienti domestici - con qualcosa che non si sa dove ci porterà in futuro”. Accennando ai dati diffusi dall’Ispra (l’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale), il dottor Toffol avverte che nell’ambiente si stanno diffondendo sempre più miscele di inquinanti e pesticidi che presi singolarmente possono essere innocui o quasi, ma sommati tra loro possono avere esiti devastanti e cronici sulla salute degli adulti e in particolare dei bambini e delle donne in gravidanza.
“I pesticidi - evidenzia Toffol - non sono selettivi: non distruggono solo gli insetti, ma agiscono sul sistema metabolico degli animali e dell’uomo. E l’assunzione di queste sostanze avviene attraverso innumerevoli vie: il respiro, la pelle e i cibi che mangiamo. Se domani facciamo l’esame delle urine sicuramente vi troviamo dei pesticidi assunti per via alimentare.”
Allarmanti le conclusioni del dottor Toffol: “I pesticidi, che dalle urine passano ai tessuti e al sangue, sono responsabili di alte percentuali di infertilità tra gli uomini e le donne, di aborti spontanei in gravidanza, di difetti congeniti nei neonati anche a carico del sistema nervoso e cerebrale, e dell’incremento dei tumori maligni nella primissima infanzia. Anche certe forme di autismo - aggiunge Toffol - sono determinate non dai vaccini come crede follemente qualcuno, ma dai pesticidi.” Per evidenziare la correlazione tra sostanze chimiche usate nei campi e patologie invasive, Toffol ricorda come in Francia il diffusissimo morbo di Parkinson sia considerato una malattia professionale degli agricoltori.
Per rispondere a eventuali dubbi sul legame pesticidi-malattie, Toffol ammette che le conclusioni non sono frutto di sperimentazioni, ma di studi osservazionali condotti in misura tale da poter sostenere al 95% che vi è una correlazione certa tra pesticidi e gravi disturbi, difetti, malattie presenti negli essere umani. L’unica alternativa possibile per arginare una problematica reale secondo Toffol è la produzione biologica. Un vigneto accanto a un asilo. Tra i temi toccati nel confronto anche quello relativo all’opportunità di piantare un nuovo vigneto accanto all’asilo di San Giacomo: un progetto contro il quale è già stata avviata una petizione.
Per Cinquetti ‘non si è trattato di una bella pensata’, in quanto è indispensabile che i vigneti vengano piantumati solo in aree vocale, lontano almeno 50 metri da abitazioni, scuole, edifici pubblici. Una distanza che per Toffol dovrebbe arrivare anche a 100/200 metri. Quanto all’asilo di San Giacomo, il dottor Toffol formula una proposta che riceve il plauso generale: “Perché non piantare un bosco invece che un vigneto? Gli alberi fanno bene ai bambini, e ce ne sono sempre meno…”