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01 novembre 2024

Mogliano

All'area ex Macevi arriva un nuovo supermercato

Giovedì mattina la presentazione alla stampa: inaugurazione il prossimo 27 giugno

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

la presentazione di questa mattina

MOGLIANO - Presentata questa mattina alla stampa la nuova sede Cadoro di Mogliano Veneto, società guidata dalla stessa famiglia che fondò l'insegna, nel 1964 a Mestre, su iniziativa di Cesare Bovolato.

L’inaugurazione è in programma il 27 giugno in via Zermanesa. Il superstore sarà l'asse di rotazione di un importante progetto di rigenerazione di un'area urbana degradata che, per come è stato concepito, configura un caso forse unico in Italia.

Lo spazio, noto come "ex Macevi", che ricaverà nuova vita dall'intervento è una superficie centrale della città, dietro l’Abbazia di Santa Maria Assunta, incastonato fra l’arteria viaria principale e alcuni quartieri residenziali e penalizzato per il fatto di essere stato lasciato in abbandono per molti anni.

Le vicissitudini che hanno generato tale situazione sono complesse e sono state a lungo al centro di discussioni, spesso aspre, che hanno attraversato la vita politico-amministrativa della comunità moglianese.

Ora però si volta pagina. Il sito si presenta del tutto recuperato: 41.300 metri quadrati, pari a circa 6,5 campi da calcio, in cui il nuovo Cadoro, con una superficie di vendita di 2.500 metri quadrati in classe energetica A4 (la più alta prevista dalla norma tecnica), diventa il riferimento di una zona dotata di 400 posti auto dei quali la metà riservata ai clienti.

Realizzato uno spazio pubblico di oltre 5.000 mq, con marciapiedi e piste ciclabili costeggiate da molto verde, grazie anche alla messa a dimora di 150 piante ad alto fusto fra cui olmi, carpini, betulle e querce.

Il progetto ha previsto pure l'installazione di barriere fonoassorbenti con lo scopo di creare un isolamento acustico e visivo a vantaggio dai residenti nei palazzi più vicini al muro perimetrale sul lato del magazzino, quello in cui avviene la movimentazione delle merci da furgoni e mezzi pesanti.

Copertura di 660 metri quadrati con superfici fotovoltaiche in grado di generare una potenza di picco di 102 kiloWatt, facendo sì che oltre il 58% del fabbisogno energetico provenga da fonti rinnovabili.

Inoltre, la presenza di un sistema di recupero dal freddo alimentare (necessario per la conservazione dei prodotti) consente di recuperare ca. 220.000 kWh termici, con conseguente riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera pari e oltre a 87 tonnellate CO2 /anno.

Per quanto riguarda l'offerta commerciale, come per tutti gli altri punti vendita della catena una componente rilevante di prodotti sono classificati come biologici e naturali, privilegiando, nella fornitura, i produttori più vicini.

L'avventura imprenditoriale di Cadoro inizia a metà degli anni Sessanta su iniziativa di Cesare Bovolato, di Casale sul Sile, la cui famiglia gestiva da oltre trent'anni un’osteria a Oriago di Mira, nel Veneziano. Negli anni Cinquanta il primo negozio di alimentari, a Mestre, e, nel 1964, il primo vero supermercato da 400 metri quadrati nella città in rapida espansione industriale e demografica.

Oggi, mezzo secolo più tardi, le insegne Cadoro, che fatturano mediamente 200 milioni, sono 23 nelle province di Venezia, Treviso, Pordenone, Udine, Bologna e Ferrara (senza escludere possibili future espansioni sempre a Nordest) per un totale di circa mille addetti fra i quali gli oltre 50 che da oggi prendono servizio a Mogliano Veneto.

 



Gianandrea Rorato

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