Ca' Foncello, attivato il primo termoscanner per misurare la temperatura a pazienti e visitatori
| Isabella Loschi |
TREVISO - E’ operativo al Pronto soccorso di Treviso il primo termoscanner in dotazione all’Ulss 2. L’apparecchio, che consente una misurazione veloce e precisa della temperatura, rileverà la temperatura di tutti coloro che accedono all’ospedale Cà Foncello. In una seconda fase sarà dato in dotazione anche negli altri pronto soccorso dell’Ulss2.
“La misurazione della temperatura è prevista, in tutte le nostre strutture, su tutti coloro che accedono – ricorda il direttore generale, Francesco Benazzi – . La rilevazione viene fatta nei varchi istituiti presso gli ospedali e i distretti. Nel caso in cui la temperatura di pazienti e/o visitatori risulti superiore ai 37,5 ° dovrà rientrare a casa e contattare il proprio medico di famiglia”.
Il termoscanner, al Ca’ Foncello è stato collocato nell’area del Pronto soccorso adibita a pre triage, dove i volontari, oltre a controllare la temperatura, istruiscono i pazienti sul lavaggio delle mani e utilizzo della mascherina.
Un supporto all’Ulss, sul fronte dei dispositivi per la rilevazione della temperatura, è giunto nei giorni scorsi da Emanuele Cagnin, ex infermiere dell’Ospedale di Treviso (prima in Medicina e poi in Patologia neonatale) che ha donato 25 termometri digitali ad infrarosso. "E' un ringraziamento personale per la formazione e l'esperienza che avevo maturato presso l'ospedale di Treviso negli anni 1997 al 2007 - ha sottolineato Cagnin -. Grazie a questa esperienza oggi come libero professionista lavoro nello studio associato di Silea con i medici di famiglia: con una mano ho ricevuto e con un'altra dono".