ZAIA E LA POLITICA DEGLI SLOGAN
Affondo alla Lega dell'on. Donadi, oggi nella Marca per presentare i candidati alle regionali
| Laura Tuveri |
Treviso - Foto di gruppo dei candidati trevigiani al consiglio regionale dell’Idv con l’on Massimo Donadi che stamani li ha presentati alla stampa nella sede provinciale del partito fondato da Di Pietro. L’Idv sostiene la candidatura a governatore di Giuseppe Bortolussi. Presenti sei degli otto candidati. Assenti per impegni di lavoro Leonardo Corò, medico cardiologo a Conegliano ed Emanuela Del Bianco biologa.
Presenti il capogruppo Andrea Zanoni, l’indipendente Davide Bortoletto. imprenditore edile, dei meet-up di Beppe Grill, Dino Corrocher, consulente commerciale e finanziario il più giovane dei candidati, Ludovico Dal Sie operaio trevigiano classe 1979, il poliziotto Maurizio Giust, che anch’egli corre come indipendente, e Loredana Seno, impiegata.
Il capo gruppo dell’Italia dei Valori alla Camera, veneziano, con genitori che risiedono a Treviso, oggi è impegnato in un tour elettorale nella Marca. E’ stato anche a Castelfranco per sostenere i candidati alle comunali, poi aperitivo con gli elettori a Conegliano e stasera di nuovo a Treviso, a palazzo dell’Umanesino latino per denunciare pubblicamente le “bugie” della Lega che a Roma assume certi provvedimenti e che a Treviso e in Veneto nega di averli votati.
Eclatante il sostegno dato dal candidato governatore Luca Zaia, in qualità di ministro, al sì al nucleare come quello dato dalla giunta Galan che nella conferenza Stato Regioni di un mese fa, unica regione assieme alla Lombardia, ha dato il via libera alla realizzazione di una centrale nucleare in Veneto che - sottolinea Donati - è in pole-position per ospitarne una in Polesine. Tutti i candidati trevigiani, come del resto il partito di Di Pietro sostengono, invece, le fonti rinnovabili.
Da sinsitra a destra, Massimo Donadi e Gianluca Maschera, coordinatore provinciale dell'Italia dei Valori.
L’IdV pertanto ha annunciato un referendum per abrogare la legge che reintroduce il nucleare, infischiandosene del volere degli italiani che nel 1987 avevano espresso tramite referendum un no deciso all’energia che deriva dall’atomo. Il parlamentare veneto ha anche posto l’accento su alcuni sprechi e diseconomicità in ambito sanitario, pur riconoscendo la bontà del servizio sanitario offerto dalle aziende sanitarie veente.
Sprechi e inefficienze che deriverebbero dalla nomina politica dei dirigenti delle Uls. “Chiediamo – afferma Donadi – che ogni centesimo che si riesce a recuperare da una gestione più efficiente della cosa pubblica vada ad incrementare le risorse per la cassa integrazione e un fondo di garanzia per le imprese in difficoltà”. Il parlamentare del’Idv fa notare che anche in Veneto, come del resto a Roma, i governanti hanno sottaciuto l’entità della crisi per un anno e che solo negli ultimi mesi abbiano iniziato a prendere qualche, seppur blando, provvedimento.
“Vogliano smascherare 15 anni di un governo del Veneto che ormai ha esaurito la sua ragione d’essere. Galan, il Pdl, la Lega hanno fatto molto poco e hanno lasciato che l’impresa facesse quel che voleva fare. Oggi la situazione è cambiata. Oggi è l’impresa per prima ad accorgersi di aver bisogno di una politica forte, di una politica che ha idee, che fa proposte e che assieme al mondo imprenditoriale lavora nella stessa direzione per creare le condizioni per far ripartire l’economia.
Pensiamo che l’attuale maggioranza non sia in grado di fare questo perché fra Pdl e Lega c’è solo l’interesse a vedere chi riuscirà a mettere le mani nella cassaforte finanziaria della Regione Veneto, a chi riuscirà a mettere la mano nella gestione degli appalti, dei contrati, delle consulenze, in pratica sulla gestione di quelle centinaia di euro che ogni anno fanno il punto di incontro, anche in Vento, fra affari e politica”.
L’esponente dell’Italia dei Valori, definisce la campagna elettorale “surreale”, non un confronto fra due coalizioni, ma “una sorta di beatificazione in vita di Luca Zaia per merito ancora tutti da verificare. In questi venti giorni di campagna elettorale da parte del candidato Zaia non ho ancora sentito una proposta che non sia lo slogan buono per tutte le stagioni per finire con un articolo sui giornali.
Questa campagna, fino ad ora, è la dimostrazione che da parte della Lega e di tutta l’attuale maggioranza c’è il vuoto pneumatico: non ci sono idee, non c’è un progetto di Veneto. L’unica idea che hanno è che visto che abbiamo gestito il veneto per 15 anni abbiamo intenzione di farlo anche per i prossimi 5 anni”. Donadi boccia senza appello la politica dell’apparire e dell’accaparrarsi delle poltrone di Pdl e soprattutto della Lega Nord che secondo lui continua a prendere in giro gli elettori raccontando “menzogne su tutti i fronti”, immigrazione e sicurezza, si legga ronde, in primis.