Medicina dello Sport, controlli post Covid per il campione olimpico Van Niekerk
L’Unità operativa trevigiana è uno dei pochi hub di riferimento per i controlli post Covid agli sportivi
| Gloria Girardini |
TREVISO - Wayde Van Niekerk, ventottenne campione olimpico sudafricano e recordman dei 400 metri piani si è sottoposto, nei giorni scorsi, a una valutazione clinico-funzionale, come previsto per gli atleti contagiati dal SARS-CoV-2, presso l’Unità Operativa Complessa di Medicina dello Sport dell’Ulss 2, diretta dal dottor Patrizio Sarto. L’atleta, uno dei più forti a livello mondiale, all’inizio di agosto avrebbe dovuto partecipare al meeting internazionale di Trieste ma poco dopo il suo arrivo in Friuli è stato sottoposto al tampone naso-faringeo, risultando positivo. Dopo 25 giorni di quarantena trascorsi a Gemona del Friuli è finalmente arrivata la notizia della negativizzazione, confermata da due tamponi negativi effettuati a distanza di 24 ore.
Lo staff di Van Niekerk ha quindi scelto di affidarsi all’Unità Operativa trevigiana per l’importantissima valutazione che ha dato il via libera alla ripresa dell’attività agonistica all’atleta, primo africano a conquistare il titolo iridato sui 400 metri piani – a Pechino 2015 – ottenendo la quarta migliore prestazione di sempre nella specialità. Alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, nel 2016, ha vinto l’oro stabilendo il nuovo record mondiale con il tempo di 43”03. L’atleta sudafricano è stato il primo velocista nella storia a scendere sotto i 10’’ nei 100 m, sotto i 20’’ nei 200 m e sotto i 44’’ nei 400 m. L’UOC di Medicina dello Sport dell’Ulss 2 è uno dei pochi centri hub del Veneto individuati per la valutazione degli atleti risultati positivi all’infezione da SARS-CoV-2.
“In base ai protocolli definiti a livello nazionale – spiega il dottor Sarto - qualsiasi atleta risultato positivo, una volta certificata la guarigione attraverso il doppio tampone negativo, deve sottoporsi a una accurata valutazione clinico-funzionale per escludere che il virus possa aver compromesso organi vitali come i polmoni e il cuore e, di conseguenza, avere un impatto negativo sulla salute, oltre che sulle capacità di prestazioni, prima di poter riprendere allenamenti e competizioni sportive. Con noi Wayde Van Niekerk ha, dunque, effettuato valutazioni clinico strumentali finalizzate ad escludere possibili esiti clinici sfavorevoli nonché alterazioni della capacità funzionale secondarie alla recente infezione. I test hanno confermato le buone condizioni dell’atleta che potrà così riprendere l’attività sportiva”.