Studio scientifico internazionale, premiata Giulia Prosdocimo
Cerimonia a Villa Revedin di Gorgo al Monticano: il premio è stato assegnato dal Lions Club alla giovane ricercatrice mottense
MOTTA DI LIVENZA - Ricercatrice di Motta premiata per i suoi studi sulla rigenerazione cardiaca. E adesso lavora nell’ambito delle ricerche per la lotta al Covid.
Qualche giorno fa è stata premiata a Villa Revedin dal Lions Club di Motta di Livenza. Premio Livenza alla ricercatrice Giulia Prosdocimo, “per i suoi altissimi meriti e per aver dato prestigio al territorio mottense”. Il Club di Motta di Livenza da anni individua una persona o un ente distinti per dedizione ai servizi umanitari, per alti meriti culturali o scientifici. Assegnano il cosiddetto “Premio Livenza”, in segno di riconoscenza verso chi da lustro al territorio mottense.
Giulia Prosdocimo aveva infatti ottenuto notorietà internazionale nel maggio del 2019, quando è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “Nature”, il risultato di un lavoro di ricerca focalizzato sulla rigenerazione cardiaca. Insieme ad altri ricercatori del Centro per l’Ingegneria Genetica e le Biotecnologie di Trieste, la giovane ha dimostrato come una piccolissima molecola di RNA, un acido nucleico che deriva dal DNA, sia in grado di risvegliare le cellule del cuore. E indurle a proliferare in casi di danno come l’infarto del miocardio, limitando così la formazione della cicatrice e migliorando la guarigione.
In seguito al traguardo raggiunto, Giulia ha deciso di intraprendere nuove sfide professionali: «Oggi svolgo la mia attività presso Alifax R&D, società padovana leader nel settore della diagnostica con una sede di ricerca a sviluppo a Trieste. Si tratta di una realtà in prima linea, tra le altre cose, nello sviluppo di diagnostici per il Covid-19 ed altri virus, come i virus tropicali Zika, Dengue e Chikungunya».
Domenica la ricercatrice ha ringraziato il Presidente del Lions Club di Motta di Livenza, Loris Sutto e tutti i membri presenti per il riconoscimento ricevuto. «Questo premio per me vale moltissimo in quanto voluto da un’associazione solidale che ha come motto “we serve” e che mira a promuovere la cultura e la scienza, veri motori della pace e del benessere dei popoli».
Presenti alla cerimonia di premiazione il presidente dell’ospedale Oras di Motta Paolo Pauletto e l’amministratore delegato Francesco Rizzardo. I quali hanno approfittato dell’occasione per ringraziare pubblicamente il Lions club di Motta per la generosa donazione di migliaia di mascherine chirurgiche ricevuta durante la fase acuta della pandemia.