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28 novembre 2024

Treviso

Perché gli innamorati festeggiano a San Valentino?

L’origine della festa dedicata all’Amore si perde nella notte dei tempi e arriva fino ad oggi grazie alla figura del martire di Terni

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

san Valentino

TREVISO - Perchè San Valentino è la Festa degli innamorati? Da quanto? E perché si festeggia proprio a metà febbraio? Cosa c’entra con l’amore di coppia questo santo, torturato e decapitato a quasi cent’anni durante le persecuzioni dei primi cristiani?

 

VALENTINO DI TERNI
Valentino è stato un santo originario del Centro Italia, più precisamente era di Terni, dove nacque nel 176 circa: d’origine pagana, si convertì e a 21 anni fu consacrato Vescovo della sua città.

Il periodo non era dei più agevoli: siamo in pieno Impero Romano. Pagano, anche se in modalità diverse anche dal tempo di Augusto. Sia quel che sia ci vorrà ancora un secolo prima dell’avvento di Costantino e dello sdoganamento, anche se non definitivo, del Cristianesimo.

L’allora imperatore Claudio II impose a Valentino di abiurare la sua fede, tanto che quest’ultimo rischiò la condanna a morte. Venne graziato. Tuttavia sotto l’impero di Aureliano le persecuzioni ai cristiani infuriarono e Valentino, 97 anni, stavolta venne catturato, torturato tramite flagellazione lungo la via Flaminia e decapitato.

Pare che il motivo dell’arresto fu la celebrazione, da parte di Valentino, del matrimonio tra una giovane cristiano e un legionario romano, in quanto tale pagano. Era il 14 febbraio, l’anno era il 273. Forse questa fu l’origine dell'associazione tra questo santo e l’amore di coppia.

I LUPERCALIA
A metà febbraio, da tempo immemorabile, nel territorio dell’Impero Romano si festeggiavano i cosiddetti “Lupercalia”, una festa di origine pagana e arcaica basata sul concetto di purificazione e rinascita della natura.

Proprio per rappresentare il caos primigenio nell'antichità, prima della “Rinascita”, si organizzava la festività con canti e maschere: i partecipanti perdevano la propria identità per acquistarne una nuova.

Per esempio i servi diventavano i padroni e viceversa. Un'usanza rimasta intatta nei secoli, tanto da dare origine a quello che oggi è il carnevale come lo conosciamo noi.

LA FERTILITÀ
Ad ogni modo questo era solo uno degli aspetti di quelle festività. I lupercalia si svilupparono sul concetto di fertilità e nella Roma antica il rito era piuttosto particolare, ai nostri occhi: alcune donne in strada venivano simbolicamente colpite da gruppi di giovani nudi e armati di fascine di rami legati.

Gli uomini impersonavano l'antichissimo Dio di origine agreste Fauno-Luperco: in questo modo le donne ricevevano una sorta di benedizione, a suo modo un augurio di fertilità.

L’AVVENTO DEL CRISTIANESIMO
Nel Tardo Impero i papi cercarono di cristianizzare le feste pagane, considerate immorali. L’esempio più noto fu, in Grecia, la soppressione delle Olimpiadi antiche, feste prima di tutto religiose e solo in un secondo tempo “sportive” nel senso in cui lo intendiamo oggi. Per non parlare degli arcinoti Misteri Eleusini o dell’Oracolo di Delfi.

Pertanto, a Roma, scomparvero anche i Lupercalia e nel 496 l'allora Papa Gelasio sostituì quella festa, dedicandola al santo di Terni, martirizzato proprio il 14 febbraio di 223 anni prima.

La festività dunque a suo modo continuò ad essere dedicata all'amore, ma senza gli aspetti che insistevano su una sessualità esplicita. Dunque un evento dedicato all'amore inteso nel senso della tradizione biblica, che non esclude di per sé la fertilità.

LA LEGGENDA
Ad ogni modo l’origine dell'associazione di questa festa all'amore romantico è ancora ampiamente dibattuta e molto probabilmente posteriore agli anni di Papa Gelasio.

A parte il matrimonio che fu il motivo scatenante del suo arresto, la tradizione ricorda anche la leggenda del Santo che avrebbe donato ad una ragazza povera una certa somma di denaro da utilizzare in dote per il suo matrimonio. Da qui, sembra, la tradizione. Ma non si tratta dell'unica ipotesi.

 

LA DIFFUSIONE
Quale sia il motivo, o i motivi del perchè gli innamorati festeggiano ricordando la figura del martire, di certo furono i Benedettini nel Medioevo a diffonderne la tradizione. Soprattutto in Francia e Inghilterra attraverso il sistema dei monasteri. Non per nulla furono proprio i Benedettini i primi custodi del monastero di Terni dedicato nel VII secolo al santo.

 

OGGI
Appunto per questo la tradizione oggi è particolarmente diffusa nei Paesi di cultura anglosassone e, per imitazione, anche negli altri, non solo in Europa. Una tradizione a cui attinse a piene mani la tradizione letteraria. Nel Novecento l’avvento del commercio su larga scala, che in questa festività ha intravisto un potenziale di crescita, non ha fatto che aumentarne la popolarità.

 


| modificato il:

Gianandrea Rorato

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