"Ogni epoca ha le sue trincee, oggi come allora"
Cerimonia a Cima Grappa col generale Figliuolo
CIMA GRAPPA - "La stessa pioggia che bagnò chi qui tanti anni fa perse la vita": sono le parole di Sua Eminenza Luciano Capelli, vescovo di Gizo. Complice il maltempo e gli accessi contingentati, la cerimonia 2021 di Cima Grappa che tradizionalmente commemora i caduti della Grande Guerra non ha avuto folto pubblico (ma c'era la possibilità di seguire in streaming) ma non per questo è stata meno commuovente o sentita. "Senza rendermene conto, mi è scesa una lacrima e mi sono ritrovata commossa a ricordare mio padre" racconta Fiorella Ravagnolo, vicesindaco di Borso del Grappa, paese che con Pieve condivide territorialmente il Sacrario "Questo è un luogo che ha qualcosa che coinvolge tutti e che comunica qualcosa, a prescindere dal tempo metereologico o dallo scorrere degli anni o da qualsiasi altra cosa. Un luogo che parla. Il messaggio è chiaro: bisogna essere uniti, oggi come allora, per uscire dalle difficoltà."
Un messaggio che arriva anche stele votiva in marmo donata dal Generale Francesco Paolo Figliuolo, con la scritta "Ogni epoca ha le sue trincee, oggi come allora ovunque proteggi" e depositata ai piedi della Madonnina voluta da S.E. Giuseppe Sarto, non ancora Pio X nel 1901, che da sempre, nel giorno della cerimonia viene tolta dal sacello ed esposta a protezione e a ricordo di quanto vissuto.
La guerra che si combattè allora, diventa la guerra che si combatte oggi: non solo contro il virus, ma contro le fake news e i comportamenti che da più parti sono stati definiti "antisociali". Inclusione, sostenibilità e resilienza riscoprono un nuovo significato nella responsabilità di ogni persona nel fermare la diffusione del covid che, per numeri e contagio, ha tutte le caratteristiche di una guerra mondiale. "L'appuntamento annuale in questo luogo pieno di sacralità, che tanto ha sofferto, ci permette non solo di mantenere viva la Memoria, ma ci permette di riflettere sula vittoria di un popolo che, unito in uno sforzo corale di militari e civili, uomini e donne, settentrionali e meridionali, scrisse un capitolo epico della storia delle Forze armate e più in generale della nostra amata nazione." sono le parole di Figliuolo alla cerimonia, che ha concluso con un appello: "L'eredità lasciata da chi ha sacrificato la propria vita in questi luoghi deve essere ravvivata e tramandata con fierezza."
“Ciò che rende unica questa cerimonia è lo speciale orizzonte internazionale, che ogni anno commemora trasversalmente i Caduti della Grande Guerra abbracciando con Essi tutti quelli di ogni tempo, non solo italiani.” ha detto il Sottosegretario alla Difesa, Stefania Pucciarelli, nel corso del suo intervento "quest'anno si celebra anche il centenario del Milite Ignoto italiano: significa richiamare il monito e rafforzare la spinta affinché l’Europa continui sul cammino di cooperazione e solidarietà che l’ha vista rinascere e progredire, e che la vede oggi agire con autorevolezza in campo internazionale per la stabilità e la concordia. Nel ricordo di questi Caduti proseguendo, insieme noi italiani, noi europei e nel più ampio consesso dell’intera comunità internazionale, portiamo avanti l’impegno contro ogni forma di violenza, estremismo e terrorismo, per affermare e difendere con forza i valori di libertà, eguaglianza, democrazia, senza cedere mai a chi predica e pratica la cultura della morte contro la vita delle persone e la libertà dei popoli."
"Impariamo il coraggio e lo spirito di sacrificio da chi ha dato la vita affinchè gli altri avessero un futuro" conclude Annalisa Rampin, sindaco di Pieve del Grappa e presidente del comitato organizzatore "Non dimentichiamo che il sacrario è sorto dove la battaglia è stata più dura e feroce e che qui ci sono stati i rastrellamenti nazifascisti nella Seconda Guerra Mondiale: oggi invece qui è un luogo di pace e il messaggio che manda è un messaggio di unione e integrazione,che calato nella società contemporanea diventa una ricerca di verità. Oggi la minaccia alla coesione all'interno delle nostre comunità, fra le generazioni, tra i popoli, è proprio l'individualismo e la diffusione delle fake news. Un nemico non fisico, ma comunque molto pericoloso."
Hanno partecipato alla Cerimoni tutte le associazioni d'arma delle tre province che condividono il territorio del Massiccio, vari sindaci, il ministro Erka Stefani, il Sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli, l'assessore regionale Manuela Lanzarin, il Generale CA Francesco Paolo Figliuolo. A fare gli onori di casa, Annalisa Rampin, sindaca di Pieve del Grappa. Dopo la messa, il generale Figliuolo ha seguito il corteo lungo la via Eroica, fino all'ossario austro-ungarico, dove sono state depositate due corone di alloro.