Zanoni (PD): la tutela della biodiversità non è una priorità per la regione
I dati del Rapporto Asvis (alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) non sono buoni
VENEZIA- “La fotografia del Rapporto Asvis (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) non mi sorprende: tutela delle acque e della biodiversità rappresentano da anni un problema irrisolto perché mai seriamente affrontato. Per la Regione non sono una priorità, come confermato dalla bocciatura di tutti i miei emendamenti all’interno della Legge di stabilità”. È quanto dichiara Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, commentando i dati del report "I territori e lo sviluppo sostenibile" collegati all’Agenda 2030 che fanno riferimento all’arco temporale 2010-2020.
Gli altri due obiettivi dove l’andamento del Veneto è negativo riguardano l’acqua (Goal 6) e Vita sulla terra (Goal 15). “Oltre all’inefficienza delle reti di distribuzione idrica,colpisce la crescita (+4,5%) di chi non si fida di bere l’acqua dal rubinetto. Timori più che comprensibili, legati al caso Pfas e non solo. Sulla tutela delle risorse idriche ho presentato anche nell’ultima manovra numerosi emendamenti: monitoraggio di capannoni abbandonati, bonifica siti inquinati e dei tetti in amianto, tutti respinti come se in Veneto andasse tutto bene. Lo stesso è accaduto per la biodiversità, nonostante sia una delle regioni più cementificate d’Italia, con un incremento dell’impermeabilizzazione del suolo che dell’indice di frammentarietà. Le proposte per ridurre l’uso di pesticidi in agricoltura, puntare davvero sul biologico e contrastare il bracconaggio sono tutte finite nel cestino”.
“L’auspicio è che i contenuti del rapporto Asvis spingano finalmente la Giunta Zaia a invertire la rotta con politiche davvero sostenibili, seguendo anche le nostre indicazioni, proposte puntualmente in ogni bilancio, ma mai considerate”.