«Non si parli solo di disagio giovanile, ma anche di benessere di giovani e adolescenti»
Riguardo il fenomeno delle baby-gang, la consigliere Serena Stangherlin auspica una maggiore attenzione alle esigenze dei giovani, proponendo misure volte al loro coinvolgimento sociale
CASTELFRANCO - Non si parli solo di disagio giovanile e di devianze, ma si guardi soprattutto al “benessere dei giovani”. Serena Stangherlin, consigliere di opposizione a Castelfranco, si fa portavoce del proprio gruppo “Noi la Civica” in merito alle notizie riguardante il cosiddetto fenomeno delle baby-gang, che vede coinvolti sempre più giovani e giovanissimi, di entrambi i sessi.
«Quali sono gli indicatori del “benessere giovanile” e su quanti e quali stiamo agendo?» è la domanda che si pone Serena, consapevole di come il fenomeno della violenza giovanile non si possa risolvere unicamente con la repressione, ma che sia indispensabile lavorare a monte, capire i motivi di tali disagi e cercare di mitigarli alla fonte.
In tale ottica, Serena Stangherlin loda le dichiarazioni del prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, che afferma come ai ragazzi debbano essere offerte occasioni di socialità che non siano solo strade e piazze. L’approccio deve essere dunque “multidimensionale”, per valutare il grado di benessere dei giovani, indagando i temi del lavoro, dell’istruzione, della formazione, ma anche del benessere soggettivo (soddisfazione per la vita, prospettive future), della coesione sociale e del territorio (offerta culturale, situazione ambientale, la difficoltà nel raggiungere i servizi).
Sono aspetti che competono l’Amministrazione di ogni singolo comune e per tale motivo Serena rivolge una stoccata alla giunta Marcon: «Il sindaco Stefano Marcon e l’assessore alle Politiche giovanili Roberto Marconato dovrebbero fare mea culpa: i fenomeni di disagio e devianza sono anche il frutto di un’indifferenza pressoché totale da parte della politica rispetto a giovani e adolescenti. Per loro i problemi dei giovani sono solo una mera questione di sicurezza, risolvibile con più telecamere e maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine, senza mai indagare e lavorare a monte. Ora finalmente si parla di coinvolgere almeno i Servizi Sociali».
L’appello di Serena Stangherlin è quello che anche il Comune di Castelfranco si attivi nel sostenere e ampliare i progetti che la Regione finanzia a favore dei giovani, ad esempio promuovendo la cittadinanza attiva. «In passato abbiamo proposto di finanziare progetti contro la povertà educativa, di istituire uno sportello giovani e di realizzare spazi per favorire l’aggregazione e l’associazionismo giovanile. Sarebbe opportuno istituire la Consulta Giovanile, per accogliere le proposte dei giovani stessi, perché la prima cosa da fare, a nostro avviso, è aprirsi all’ascolto e far sì che i giovani possano tornare a sentirsi protagonisti in positivo della comunità in cui vivono».