POLEMICA SUGLI ANIMALI UCCISI PER RITI ISLAMICI
Il sindaco di Ponte di Piave scrive a tutti i colleghi del comprensorio
ODERZO – Il sindaco di Ponte Roberto Zanchetta scrive a tutti i primi cittadini del comprensorio. Zanchetta infatti sottolinea il problema della macellazione impropria per motivi religiosi, specie nel periodo islamico che segue al Ramadan.
Un problema particolarmente sentito a Ponte, dove si chiede un colloquio in cui si chiede l’utilizzo del macello di Oderzo, l’unica infrastruttura di questo tipo nei 14 comuni. «Nell'ambito dell'Az. Uls n. 9 risultano operativi 4 allevamenti di ovini (precisamente: Ponzano Veneto, Paese, Cimadolmo e Ponte di Piave)» scrive Zanchetta.
Il quale prosegue: «I dati che riporta il Servizio Veterinario della nostra A.S.L. n. 9 ci dicono che le macellazioni "improprie" (mi limito ad utilizzare questo termine), si aggirano attorno al migliaio ogni anno. Quest'anno il rito pare "calendarizzato" nei giorni che vanno dal 10 al 12 novembre, ossia circa 60 giorni dopo la celebrazione del "Ramadan"».
Il primo cittadino precisa: «Ovvio che, per quella data, non si sia verosimilmente ancora attrezzati per poter individuare soluzioni operative alternative ad una prassi già consolidata nelle nostre terre ma - nondimeno! - non gradita (e, dico io: giustamente) ai nostri concittadini.
Non occorre sottolineare come non siano del tutto irrilevanti le problematiche ed i disagi di ordine igienico - sanitario derivanti dal perpetuarsi di questi riti, effettuati nel modo che tutti conosciamo e sul quale non mi pare il caso di soffermarmi di più...
La mia proposta, in prospettiva e quindi, per le future riproposizioni del tema, è quella di individuare (ovviamente di concerto con l'A.S.L.) soluzioni che riescano a coniugare entrambe le esigenze: quelle di chi desidera celebrare il proprio rito islamico e quelle - altrettanto e forse più meritevoli di tutela -, dei tanti nostri concittadini che non tollerano più il disperdersi di carcasse e pelli di animali nei nostri territori...
Attualmente vi è un unico macello comunale, quello di Oderzo, il cui Statuto - mi risulta - vieta ogni genere di macellazione a rito islamico.
Ritengo opportuno che noi Sindaci (anche se non tutti interessati alla stessa stregua dal fenomeno...) ci poniamo nell'ottica della discussione del problema proprio a partire da una rivisitazione delle normative statutarie vigenti presso il macello di Oderzo, oltre che dalla diffusione di una prassi di adeguata sensibilizzazione e regolarizzazione di acquisti e vendita di ovini per la macellazione con gli stessi rappresentanti delle comunità islamiche» chiude la nota Zanchetta.