Montebelluna perplessa per il progetto del nuovo liceo Veronese
L'edificio che sostituirà l'attuale plesso è smaccatamente in contrasto con l'elegante via storica della città, per la sua eccessiva modernità
MONTEBELLUNA - Il progetto del nuovo liceo Veronese a Montebelluna ha lasciato molti perplessi, per le caratteristiche estetiche dell'edificio che prenderà il posto del vecchio istituto. Non serve essere un esteta per notare l'incongruenza tra lo stile architettonico scelto per lo stabile che verrà realizzato in una delle vie più belle della città, caratterizzata da edifici in stile Liberty di notevole pregio architettonico. Perciò se a Montebelluna tutti concordano sulla necessità di dare una sede nuova agli studenti del Veronese viceversa la modernità che caratterizza il nuovo plesso divide la città.
Sulla questione interviene il consigliere comunale di minoranza Davide Quaggiotto: "Accade spesso che progetti elaborati da enti diversi dal comune: la Provincia in questo caso, vengano calati dall’alto, consentendo ai consiglieri, soprattutto di minoranza, del comune stesso, ai tecnici e ai cittadini interessanti, di intervenire in minima parte. Ciò è successo anche con il Veronese: un progetto impattante e non in armonia con le caratteristiche del contesto in cui verrà realizzato: un viale storico (per fortuna quest’anno si celebrano i 150 anni). Peraltro, in commissione avevamo proposto degli accorgimenti, grazie ai consiglieri Dal Zotto e Bortignon. Naturalmente siamo convinti che sia necessario riqualificare la scuola, tuttavia abbiamo il dovere di porre questo tema: l’ascolto e il coinvolgimento del territorio.
Lo stesso problema è sorto anche con il sottopasso: progettato da tecnici che non conoscono Montebelluna che, per questo, hanno commesso degli errori. Infatti, ad opera terminata tutti si sono accorti dei problemi presenti: mancanza marciapiede, uscita pericolosa ecc. Va detto che la Provincia e la Regione sono governate dai partiti che amministrano anche Montebelluna, quindi non dovrebbe essere così complicato poter intervenire sui progetti, da parte della maggioranza. Lo scrivo perché l’amministrazione ha dichiarato in Consiglio che non ha avuto grandi margini di manovra sul progetto. Detto questo, la città va ascoltata e coinvolta, altrimenti si elaborano interventi tralasciando importanti aspetti ed esigenze".
Perplesso anche Loreno Miotto, consigliere d'opposizione: "Nulla da dire sulla necessità di intervenire per mettere in sicurezza il Veronese. Una scuola che ha già visto diversi interventi nel passato. Sorge però la domanda: come mai non si è pensato allora (e forse anche oggi) una soluzione diversa come la costruzione di una nuova scuola in un'area diversa (si pensi alle varie aree dismesse note come archeologia industriale). Qui è mancata un pò la visione generale anche in prospettiva dell'evidente calo demografico che inciderà fra qualche anno anche nelle scuole superiori. Inoltre si parla tanto di "progettare, costruire e abitare la scuola " (cito il documento frutto del lavoro del gruppo di esperti istituito dal ministro Bianchei nel 2022) in un'ottica di attenzione e dialogo con il contesto.
Il progetto presentato si presenta come una sorta di "fortezza" chiusa e non dialogante con il paesaggio e l'ambiente circostante. Oltre ad essere davvero "impattante" con l'esistente. Si dirà: l'importante è fare la scuola, mettere in sicurezza. Vero, ma perchè allora non impegnarsi per una scuola innovativa che tenga conto di alcuni aspetti il primo quello dell'essere possbilmente "un luogo permeabile/dialogante" con l'ambiente e le persone esterne (riferimento al documento sopra citato)? Una scuola che potrebbe diventare persino un luogo aperto, centro civico, dove gli spazi (interni ed esterni) dell'apprendimento siano connessi. Si poteva sicuramente far meglio e forse ci possono esser gli spazi per qualche miglioria. Aspettiamo ora i finanziamenti e verificheremo il percorso".