CASTELFRANCO - Boom di visite alla prostata ieri al camper di Lilt parcheggiato di fronte alla Torre Civica di Castelfranco Veneto. Il dottor Davide De Marchi, urologo dell’equipe del direttore Angelo Porreca dello Iov di Castelfranco Veneto ne ha eseguite ben 47. Entusiasti i volontari della delegazione Lilt di Castelfranco Veneto coordinati dalla dottoressa Guidolin Fanni responsabile. “Non pensavamo di essere riusciti a sensibilizzare così tanto la popolazione su una tematica importante come la prevenzione oncologica dei tumori genitali maschili dove la visita urologica resta ancora un tabù per molti”.

 

La visita consiste nell’introduzione del dito del medico attraverso il canale anale fino all’ampolla rettale per percepire la consistenza della prostata. Esame importantissimo dal punto di vista clinico che consente poi di invitare il paziente ad ulteriori approfondimenti nei casi dubbi. Spesso un PSA nella norma non è predittivo di tumore alla prostata mentre l’esplorazione rettale chiarisce maggiormente un rischio palpabile. Chiude così, con questo secondo appuntamento di visite, il mese azzurro del Percorso Azzurro di Lilt, raccomandando il popolo maschile di considerare i fattori di rischio principali come la familiarità, l’età, e uno stile di vita poco salutare quale prevenzione del tumore alla prostata. Perché Prevenire è Vivere, ci ricorda lo slogan. OT