Finita la battaglia contro il cemento allo storico lavatoio di Vittorio Veneto. I residenti sorridono (ma non troppo)
Via lungo Meschio è stata cementata, ma dove sorgeva il roseto è stata lasciata un po’ di terra
VITTORIO VENETO - Si è conclusa in questi giorni la vicenda che ha visto protagonista lo storico lavatoio di via Lungo Meschio. A inizio gennaio il roseto che ricopriva e abbelliva la struttura è stato tranciato, senza apparente motivo. E poco dopo sono iniziati i lavori di cementificazione della strada, finora sterrata. I residenti, in una giornata, erano riusciti a raccogliere 200 firme per salvare dal cemento almeno l’aiuola che ospitava il roseto, affinché una nuova pianta potesse essere impiantata. La battaglia è finita alla sovrintendenza dei beni culturali di Venezia, oltre che in Municipio a Vittorio Veneto. Il risultato è stato una vittoria parziale dei cittadini che, nonostante ora si trovino un lavatoio spoglio e una strada di cemento, possono sperare nella nascita di un nuovo adorno floreale. E’ stato loro concesso, infatti, un fazzoletto di terra libero dal cemento, dove poter far nascere una pianta.
“La rosa del Meschio è diventato il banco di prova su cui misurare la possibilità per i cittadini e le cittadine di Vittorio Veneto di incidere e essere partecipi nelle scelte urbanistiche dell'amministrazione, - hanno commentato i residenti promotori della battaglia - Risulta evidente a tutto il danno causato dall'insensato abbattimento del roseto che abbelliva il lavatoio, senza il quale è venuta alla luce la tettoia arrugginita e l'abbandono in cui versa questo luogo storico della città, senza che venisse predisposto alcun intervento di riqualificazione del sito. Per questa riqualificazione i cittadini e le cittadine hanno consegnato una petizione al protocollo comunale e hanno mobilitato l'opinione pubblica nel merito. Le risposte dell'amministrazione, degli uffici tecnici, dell'assessorato e del primo cittadino, sono state in un primo tempo contraddittorie per poi riconoscere il danno arrecato e predisporre il mantenimento dell'aiuola invece della sua soppressione. Crediamo possa essere il primo passo per una concreta riqualificazione che attendiamo e su cui vigileremo. Ringraziamo tutti coloro che hanno sostenuto questa battaglia per il decoro urbano e la partecipazione dei cittadini”, concludono i residenti.
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