“Zaia ha un’arroganza senza pari e disprezzo del denaro pubblico”
Cristina Guarda: “L’orgoglio Veneto vero è quello che difende i cittadini, non le piste da bob!”
VENETO – Lettera aperta della consigliera regionale Cristina Guarda di Europa Verde al presidente del Veneto, Luca Zaia, sulla contestata pista da bob, per le prossime olimpiadi invernali. Una stroncatura non solo sull’opera ma anche sulla gestione amministrativa dei finanziamenti e in particolare sulle dichiarazioni di Zaia, biasimato per aver affermato che dopo “le gare olimpiche la pista si può anche macinare” pur se il costo è stimato in circa di 120 milioni di euro. Intanto, ieri a Cortina è andata in scena la marcia di protesta contro la pista da bob, per chiedere che non venga realizzata: oltre mille i partecipanti che hanno sfilato per le vie del centro cittadino.
“Caro Luca, ti dobbiamo rispondere: lascia stare questo tipo di orgoglio che fa spandere risorse e concentrati sull’orgoglio Veneto sano, che ci spinge a tutelare il territorio e a rispettare i cittadini. Perché anche senza pista da bob le Olimpiadi a Cortina ci saranno, le varianti stradali hanno ottenuto copertura e saranno pronte dopo le Olimpiadi. La colpa è dei ritardi causati accumulati dalla Regione sulle opere olimpiche e.. del commissario Sant’Andrea! Infatti dovevano essere già realizzate per i mondiali di sci del 2021, sempre dallo stesso commissario Sant’Andrea, che dopo i mondiali è sparito e ora dovrà realizzarle di nuovo per le Olimpiadi.
Riguardo all’indotto prodotto dalla pista anche bel post Olimpiadi, è tutto da vedersi: le analisi sui passati eventi Olimpici hanno confermato come i dati sempre sovrastimate rispetto alla realtà. Bugie anche su Innsbruck che scipperebbe Cortina e il Veneto: è proprio il CIO, assieme alla Federazione internazionale di Bob e Skeleton che più volte hanno proposto di utilizzare piste esistenti. La più vicina è quella di Igls-Innsbruck. Bugie anche sull’idoneità di questa pista e sui costi compresi tutti i servizi che chiede la Fondazione: nei 12,5 milioni sono compresi noleggio, costi per i test event e tutti i servizi di sicurezza, manutenzione, gestione, attrezzature…
Sembrerebbe scandaloso spendere 20 milioni che non sono altro che il 10% dell’intero finanziamento (124 milioni 769 mila euro) assegnato dai Governi per questa pista. Inaccettabile la battuta di Zaia che per lui una volta fatte le gare olimpiche la pista si può anche macinare: se deve buttare via i soldi, ha proprio perso di vista il suo obiettivo politico. Obiettivo che non dovrebbe essere lasciare cattedrali nel deserto, ma usare le risorse pubbliche con equilibrio e responsabilità. Un’arroganza senza pari è un disprezzo del denaro pubblico!”
FOTO dalla pagina Facebook di Daniele Cirelli
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