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18 luglio 2024

Montebelluna

Primo incontro tra Comitati e istituzioni per parlare del Piave

Oggetto del meeting la sicurezza idrogeologica del bacino del fiume

| Margherita Zaniol |

| Margherita Zaniol |

Piave

CROCETTA DEL MONTELLO – Primo incontro tra i comitati popolari e le istituzioni competenti sulla sicurezza idrogeologica del bacino del fiume Piave. La richiesta di confronto, avanzata dal Comitato per la Tutela delle Grave di Ciano, il Comitato per la Tutela del Nostro Piave, il Comitato No Diga e Legambiente Sernaglia, mirava a coinvolgere il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per avviare un dialogo costruttivo. L'incontro, tenutosi il 25 gennaio presso il Genio Civile di Treviso, con l'ingegnere Vincenzo Artico, è stato caratterizzato da un'atmosfera di apertura e confronto. I partecipanti hanno chiarito i ruoli delle varie parti coinvolte, stabilendo che l'individuazione di siti e progetti alternativi, soprattutto in aree appartenenti alla Rete Natura 2000, è di competenza delle autorità regionali e distrettuali, escludendo gli enti locali e la cittadinanza.

Durante la tavola rotonda, è stato ribadita l'importanza di adottare un approccio multidisciplinare per affrontare le complesse questioni legate alla sicurezza idrogeologica del territorio, coinvolgendo esperti scientifici e universitari. Inoltre, è stata sottolineata l'importanza di seguire le direttive europee per la conservazione della biodiversità e la rinaturazione dei fiumi, promuovendo la qualità della vita delle comunità locali e la ricchezza di biodiversità. Tuttavia, è emersa una preoccupazione riguardo alla selezione dei siti alternativi e alla valutazione dei territori per la loro idoneità alla designazione come parte della Rete Natura 2000. Alcuni partecipanti hanno espresso dubbi sul processo di selezione e hanno evidenziato la mancanza di volontà politica nel considerare soluzioni al di fuori dei territori già individuati.

Le autorità hanno comunicato alcune informazioni importanti riguardo all'espansione del territorio interessato dalle opere di laminazione e allo studio condotto per valutare la qualificazione di alcune aree come parte della Rete Natura 2000. In conclusione, i partecipanti hanno espresso la volontà di collaborare per trovare soluzioni compatibili che garantiscano la sicurezza idrogeologica del territorio, pur tutelando l'ambiente e il paesaggio. I comitati quindi auspicano che le autorità regionali dimostrino un impegno concreto nell'affrontare queste sfide, operando nell'interesse delle comunità locali e della tutela ambientale.



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Margherita Zaniol

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