“Ciao Adi”: centinaia di persone al funerale di Costantini
Il parroco: “Il suo essere al servizio per gli altri forma di carità cristiana”
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Chiesa di Santi Pietro e Paolo gremita oggi pomeriggio, venerdì, per l’addio ad Adriana Costantini, 77enne, storica esponente della sinistra, anima cittadina dell’allora Partito comunista italiano, consigliere comunale per vent’anni fino al 2014, già vicesindaco della città dal 1990 al 1995, assessore al sociale ed espressione più recente di Sinistra Italiana, candidata sindaco nel 2009 e attenta ascoltatrice ed osservatrice delle dinamiche sociali cittadine, con particolare attenzione alla tutela dei diritti umani, alla promozione della pace ed impegnata nella salvaguardia della sanità pubblica.
Esponenti di ogni credo politico hanno voluto esserci oggi per l’ultimo saluto a Costantini, dal sindaco Antonio Miatto agli ex primi cittadini Roberto Tonon, Gianantonio Da Re e Giancarlo Scottà, a numerosi consiglieri comunali, ad ex amministratori della città. E poi tanti vittoriesi che si sono stretti al marito Massimo Santonastaso e ai figli Dario e Mary. Sul feretro rose rosse e bianche, la foto di Costantini e la scritta “Ciao Adi”.
«Adriana ha speso la sua vita per la famiglia e per l’insegnamento, ma anche per essere a servizio della politica e degli altri, che non è altro che una delle forme della carità cristiana, che significa esserci per gli altri – ha evidenziato don Silvano Zanin, parroco di Santi Pietro e Paolo che ha celebrato il funerale -. Cristiano è colui che riesce ad esserci per gli altri, non per essere servito, ma per servire. Adriana ha scelto di essere strumento di vicinanza alle persone bisognose. Ed è questa la grandezza di un cristiano: soccorrere le fragilità umane, essere vicini a fratelli e sorelle nei bisogni, più che mai oggi, essere servi, cioè essere dono per gli altri e mettersi a disposizione degli altri. E ci sono vari modi per essere servi: con il volontariato, nel contesto del lavoro e della famiglia, ma anche nella vita amministrativa e politica. Paolo VI diceva che la politica è la forma più alta di carità».