Nuovo supermercato e nuova rotatoria a Vittorio Veneto: "Vantaggio solo al privato, nessun beneficio pubblico"
L'attacco di SI-Leu, Costantini scrive ai consiglieri comunali per modificare il progetto
VITTORIO VENETO - La rotonda davanti al nuovo supermercato di via Cansiglio non piace a tutti. Fa discutere infatti il progetto della rotatoria che verrà realizzata di fronte al nuovo punto vendita, che sorgerà all’ex mobilificio Milanese.
E’ il gruppo Sinistra Italiana-Liberi e Uguali a lanciare la crociata contro il nuovo rondò: “Risulta essere inadeguata per la forma "a uovo" e per le dimensioni risicate, e invade per un buon tratto anche la pista ciclo-pedonale che la costeggia, riducendone la larghezza a poco più di un metro”.
E’ stata la coordinatrice Adriana Costantini a scrivere una lettera aperta, con cui esorta i consiglieri comunali a farsi parte attiva per introdurre delle modifiche al progetto, anche in corso d’opera.
“Tale opera modificherà irreversibilmente la mobilità in un asse viario strategico e molto trafficato a vantaggio unicamente del privato e senza alcun beneficio pubblico” sostiene Costantini, che ha criticato la scelta di non portare in consiglio comunale il progetto dell’opera. Quella che passa per via del Cansiglio è, peraltro, l’unica pista ciclo-pedonale con dimensioni regolamentari in città.
“Il sindaco spieghi alla città perché consente che la nuova rotatoria di via Cansiglio stravolga la viabilità e strozzi la pista ciclo-pedonale, a beneficio esclusivo dell'ennesimo superfluo supermercato e dei relativi soggetti privati interessati – continua la coordinatrice -. Ancora una volta questa amministrazione procede in assenza di trasparenza e di programmazione urbanistica, dando prova di arrendevolezza di fronte alle richieste dei privati”.
Secondo SI-Leu si potrebbero fare delle modifiche al progetto, magari “spostando” la rotatoria all’incrocio con via De Nadai, o cambiando le dimensioni e la forma della rotonda. L’arrivo di un altro supermercato è inoltre, per Costantini, “un ulteriore attacco ai superstiti negozi di quartiere”.