CASTELFRANCO VENETO – L’ultimo consiglio comunale di Castelfranco anziché dare risposte ai quesiti dei consiglieri comunali di minoranza che chiedevano lumi su opere importanti, in realtà ha aperto nuovi interrogativi. Infatti, si è appreso che il camminamento intorno alle mura non verrà aperto al pubblico perché ci sono infiltrazioni nella torre del Giorgione: nessuna ipotesi risolutiva è stata formulata. Analogamente il Terminal Bus, atteso da tempo, è in una fase di stallo come pure la pista ciclabile di Campigo. Circostanze che hanno alimentato un duro confronto politico che ora sfocia in una richiesta di convocazione del Consiglio Comunale da parte dei capigruppo Gianni Fiscon, Stefano Pasqualotto, Maria Gomierato, Diego Giovine, Sebastiano Sartoretto, Nazzareno Bolzon e Vittorio Lago.

«Tanti sono i temi “caldi” sui quali non si può continuare a “buttare la palla avanti” rinviando la soluzione di problemi che affliggono Castelfranco – precisano in una nota Fiscon, Pasqualotto, Gomierato, Giovine, Sartoretto, Bolzon e Lago - . Qualche esempio. I lavori sulle mura a Nord Est sono conclusi, ma non sarà possibile l’apertura del percorso a causa di una infiltrazione nella Torre, come ci viene candidamente detto dall’Assessore Pavin che non si preoccupa di stabilirne responsabilità costi, e tempi di sistemazione. La pista ciclabile di Campigo, la grande incompiuta, da febbraio Castelfranco aspetta di avere le soluzioni alternative promesse dal Sindaco che evidentemente non sa come uscirne”.

I capigruppo proseguono affrontano un ulteriore nodo cruciale: “I lavori del Terminal Bus ormai fermi da troppo tempo. E’ evidente che la Giunta brancola nel buio e non vuole escutere la fideiussione della ditta per completare i lavori, vogliamo che la città sappia una volta per tutte quando e come avrà il Terminal Bus che è fondamentale per la mobilità degli autobus. I contributi per gli eventi del centro storico. Non si è potuto sapere quali sono le spese sostenute dal Comune e quali siano i benefici per le attività del territorio. Abbiamo ancora un Regolamento di Attribuzione del 1993 che si deve aggiornare senza ritardi. Il nuovo patto di stabilità che dal 2025 soffocherà i bilanci comunali nei prossimi anni ci preoccupa particolarmente, considerando come questa amministrazione sceglie di destinare i fondi per eventi o opere che hanno più il sapore della promozione che della soluzione dei problemi reali della città. L’abbiamo visto anche con l’ultima emergenza alluvione”.

Quindi le istanze conclusive: “Infine, abbiamo assistito basiti nell’ultimo Consiglio Comunale come il Sindaco abbia di fatto esautorato gli Assessori dai propri ruoli rispondendo di persona alle richieste, spesso spinose, giunte da parte dei banchi della minoranza. Se non ritiene i propri Assessori capaci di affrontare i gravi problemi che la sua politica ha inflitto a questa città dovrebbe rimuoverli, ha dimostrato di esserne capace se vuole, facendo un favore sia alla città che alle casse del Comune. Abbiamo quindi, noi tutte forze di opposizione in Consiglio Comunale, depositato una richiesta di convocazione di Consiglio Comunale che dovrà essere convocato entro la pausa estiva come da Regolamento perché non si può continuare a dire che va tutto bene quando ormai l’evidenza dimostra che il non saper amministrare porta inesorabilmente una città ad un declino che i Castellani non meritano”.
 

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